Comune, a rischio la poltrona dell’assessore alla comunicazione Monia Aliberti

Carmine Attanasio difende l'operato di Monia Aliberti: "eliminarla per significa tornare alla vecchia politica"

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Sembra ieri quando il sindaco Luigi De Magistris annunciava con orgoglio la nomina di Monia Aliberti come Assessore all’Immagine, Comunicazione e Marketing del Comune di Napoli. Una scelta “autonoma”, spiegava De Magistris, compiuta per rafforzare un “settore in cui avvertiamo un deficit” e per “raccontare meglio tutto quello che facciamo”. Questi avrebbero dovuto essere (e sono stati in questi nove mesi) i compiti dell’assessore Monia Aliberti.

Scheda: ecco chi è Monia Aliberti

Oggi però la sua poltrona potrebbe essere a rischio a causa di un imminente rimpasto in Giunta. Le esigenze della politica chiamano il sindaco ad altri compromessi. A farne le spese potrebbe essere proprio l’assessore Aliberti, che potrebbe essere mandata a casa e sostituita da Ciro Borriello, consigliere di Sel. Sarebbe questo il prezzo che De Magistris potrebbe essere costretto a pagare per l’appoggio di Sinistra Ecologia e Libertà, che in cambio di una poltrona per uno dei suoi uomini, si impegnerà a sostenere l’esecutivo. Un sostegno di cui la maggioranza guidata da De Magistris ha assoluto bisogno.

Carmine Attanasio: “solidarietà a Monia Aliberti”

L’ipotesi di un allontanamento di Monia Aliberti potrebbe dunque essere molto più concreta di quanto si pensi. Un’ipotesi che però non piace a Carmine Attanasio, consigliere dei Verdi. “Mettere in discussione la scelta di Monia Aliberti, una scelta compiuta all’epoca in piena autonomia, libera da costrizioni e da ricatti, significherebbe far trionfare ancora una volta il vecchio modo di far politica”. Attanasio esprime piena solidarietà all’assessore Aliberti, la cui unica colpa sarebbe quella di essere un personaggio “scomodo” perché politicamente non schierato.

L’appello al sindaco: “Non tornare al vecchio modo di far politica”

“Le nuove alleanze, se ci devono essere, si dovrebbero fare sulla base di programmi e non di spartizione di potere” tuona Attanasio. E aggiunge: “l’attuale Giunta non deve essere toccata in nessuno dei suoi componenti”. Attanasio parla poi di “campagna denigratoria” contro l’assessore Aliberti, in questi giorni assente da palazzo San Giacomo a causa di una polmonite. “Noi Verdi” conclude Attanasio “siamo contro ogni sciacallaggio e invitiamo pubblicamente il sindaco a non tornare al vecchio modo di far politica, che era quello di costruire alleanze attorno alle poltrone e non ai progetti e ai programmi per la città”. Ma, stavolta, pare che De Magistris si trovi di fronte a una scelta obbligata.

De Magistris e Sel: l’accordo è sempre più vicino

La conferma arriverebbe dalla notizia di un accordo siglato da Nichi Vendola e Luigi de Magistris per presentare una lista comune alle prossime regionali in Campania, alternativa sia alla destra che al Pd di Renzi, di cui né De Magistris né Vendola condividono le scelte. “Con De Magistris vogliamo costruire un’aggregazione di coloro che pensano che il centrosinistra non debba rassomigliare al centrodestra, ma essere alternativo soprattutto dal punto di vista della legalità” ha detto Nichi Vendola, a Napoli per la conferenza programmatica del partito. “Si stanno gettando le fondamenta significative per qualcosa che è più forte di un’alleanza elettorale” gli fa eco Luigi De Magistris.

I due si incontreranno a breve per “discutere della città di Napoli, dell’area metropolitana, delle regionali e del quadro politico nazionale che ci vede uniti in contrapposizione alle politiche liberiste del Governo Renzi. Mi auguro” conclude il sindaco “che con Sel da Napoli possa partire un movimento meridionale di ispirazione gramsciana che dimostri che il Sud non è una palla al piede”.

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