Matteo Salvini a Salerno contestato dai centri sociali

Matteo Salvini a Salerno: contestato dai centri sociali, lui non si arrende. E anzi lancia la Lega dei Popoli: "così anche al Sud potranno votarci"

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Salvini: "De Magistris risarcisca personalmente i cittadini"

Urla e insulti contro il segretario della Lega Nord. Salerno insorge contro Matteo Salvini, arrivato in città per partecipare alla manifestazione Panorama d’Italia nella sede centrale del Comune di Salerno. Proprio qui davanti, dalle prime ore del pomeriggio, ha iniziato a schierarsi un nutrito gruppo di contestatori. Quasi tutti giovani, provenienti dai centri sociali della città e della Provincia di Salerno, che hanno affisso striscioni e distribuito volantini contro la Lega.

Cori e slogan contro Matteo Salvini a Salerno

Slogan antirazzisti e antiLega. “Fascisti, carogne, tornate nelle fogne”, “Salvini chiedici scusa”. Questo il tono della protesta che si è consumata senza scontri. Uno “spesso” cordone di polizia ha protetto l’arrivo del segretario nazionale della Lega Nord. Strada transennata  e traffico bloccato sin dalle prime ore del pomeriggio. Matteo Salvini è arrivato un quarto d’ora dopo le 4: insieme a Vittorio Sgarbi e Bruno Vespa ha fatto il suo ingresso negli edifici del Comune senza fermarsi, tirando dritto davanti ai manifestanti che intonavano cori e slogan. Pochi attimi di tensione che si sono risolti pacificamente; ma la visita del segretario Salvini era considerata ad “alto rischio”, soprattutto dopo l’aggressione di Bologna. Soprattutto perché tra i contestatori c’era un ragazzo salernitano.

Salvini a Salerno lancia la “Lega dei Popoli”

“Che tristezza chi urla e fa casino”, ha commentato poi Matteo Salvini. Accolto in pompa magna dal sindaco Vincenzo De Luca, Salvini ha poi annunciato il nuovo programma anti-Renzi della Lega, che correrà con proprie liste in tutto il Sud alle elezioni regionali, comprese quelle che ci saranno a breve in Campania. Solo che la Lega Nord non si chiamerà Lega Nord, ma Lista Salvini, o Lega dei Popoli. Una scelta di par condicio, insomma. La Lega dei Popoli, anticipa Salvini, avrà un simbolo tutto suo, e sarà una “proiezione meridionalista” del partito nordista. Che però è pronto a raccogliere voti anche al Sud. “Così” spiega Salvini, “chi è d’accordo con i punti del nostro programma (contrasto all’immigrazione senza controllo, difesa dell’agricoltura, no alla legge Fornero, aliquota fiscale unica al 30%) potrà ugualmente votarci”.

Insomma, in tempo di elezioni il Sud si conferma una terra fertile da colonizzare, e neanche la Lega vuol lasciarsi scappare l’occasione. La visita a Salerno è solo una delle tante tappe previste nel Salvini tour. “Da novembre girerò il Sud in lungo e in largo” annuncia Salvini. In primavera 9 regioni andranno al voto. “E noi ci saremo”.