Dal 1° al 4 giugno Pompei ospiterà la ventottesima edizione della «Festa della Sibilla», evento nazionale di enigmistica e giochi di parole.
Gli enigmisti italiani ritornano a Pompei. Dal 1° al 4 giugno la città campana ospiterà la ventottesima edizione della «Festa della Sibilla», uno dei più importanti eventi nazionali di enigmistica e giochi di parole, il primo – secondo quanto riferiscono i promotori – per numero di partecipanti.
Appuntamento all’hotel Amitrano, che sarà la sede principale del raduno dove per quattro giorni saranno in corso disfide a colpi di rebus, anagrammi, crittografie e giochi. In arrivo oltre centoventi partecipanti da tutte le regioni d’Italia e di ogni età: il più giovane ha 21 anni e viene da Imola, la più anziana ne ha 93 e arriva da Cagliari.
Contrariamente a quel che forse si può pensare, l’enigmistica classica ha un buon séguito fra i ragazzi al di sotto dei trent’anni. I laureati in matematica sono rappresentati almeno quanto quelli in discipline linguistiche e letterarie. Il piacere di manipolare il linguaggio attrae sotto diverse prospettive.
I giochi dell’enigmistica classica combinano infatti il divertimento, la sfida, la competizione con gli aspetti creativi ed estetici della lingua italiana, in particolare con la possibilità di attribuire un duplice significato alle parole e alle frasi. La «compressa per il tifo» richiama certo alla mente una pillola medicinale; ma in fondo anche la folla allo stadio è «compressa per il tifo».
E ancora, «L’avanzata di una divisione» descrive sì un’operazione militare, ma anche, a pensarci bene, il resto numerico di un’operazione matematica. E così via. I giochi dell’enigmistica classica sono general-mente più impegnativi di quelli che compaiono sulle riviste in edicola, e soprattutto perseguono criteri di bellezza.