Pompei a Torino, si intreccia la storia delle due città

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Fino al 29 agosto la Sala del Senato ospita 120 opere, tra arredi, statue, gioielli, delle case più lussuose della Pompei del I secolo d. C.

L’atmosfera di Pompei, una delle città storiche più note al mondo, si intreccia con quella di Torino, particolarmente legata alla cultura architettonica romana, in una grande mostra. Frutto del lavoro tra le equipe dei ricercatori del museo torinese e del Parco Archeologico, apre l’8 aprile a Palazzo Madama ‘Invito a Pompei’, “che riapre l’era delle grandi esposizioni – sottolinea il sindaco Stefano Lo Russo – e segna la linea del nostro agire futuro, che vede nella cultura uno dei nostri assi principali”.

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Fino al 29 agosto la maestosa Sala del Senato, dove si è fatta l’Italia, ospita 120 opere, tra arredi, statue, gioielli, bronzi, vetri, decorazioni, delle case più lussuose della Pompei del I secolo d. C. Apre la mostra la Domus romana, affiancata dal plastico di fine ‘800 della Casa del Poeta Tragico, una di quelle che più hanno stimolato l’immaginario di viaggiatori e artisti del Grand Tour, protagonista del romanzo ‘Gli ultimi giorni di Pompei’ di Eward Bulwer-Lytton a cui si ispira l’opera di Federico Maldarelli ‘Ione e Nadia’, custodita alla Gam di Torino, che chiude la mostra.

“Una mostra identitaria della cultura storica del nostro Paese realizzata grazie al ministro Franceschini e al direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel”, sottolineano il presidente di Fondazione Torino Musei, Maurizio Cibrario, e il direttore di Palazzo Madama, Giovanni C.F. Villa. “Per noi una grande occasione di scambio culturale e anche un invito a venire a visitare Pompei”, conclude Zuchtriegel.