Oggi Ponticelli ricorda Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera, Vittime innocenti di camorra.
Oggi si riscatta e si fa memoria nel nome di chi perse la vita pur vivendo senza alcuna connivenza camorristica.
Oggi con le associazioni Libera e Terra di Confine, si realizza quel sogno di riscatto per un territorio che ha tanti figli onesti e che vuole riappropriarsi del proprio quartiere.
Oggi, finalmente, si marcia nel nome della giustizia e della legalità, facendo risuonare quei nomi simbolo di riscatto per quelle strade che vide i camorristi padroni e carnefici.
Era un sabato qualunque a Ponticelli, quello dell’ 11 novembre 1989 e sono circa le 18,30 molte persone affollavano le strade adiacenti la gelateria “Sayonara” e il “Bar Luisa”.
Un sabato qualunque, in uno dei più popolosi quartieri della periferia napoletana, ma che diverrà un sabato sera maledetto.
Nei giardinetti di fronte tanti, i bambini che giocavano. Nulla lasciava presagire, quello che di li a poco si sarebbe verificato. La morte, sotto le spoglie di 8 killer spietati assuefatti da stupefacenti, era in agguato. Cercano il figlio del proprietario della gelateria, cercavano i suoi amici che si ritrovano abitualmente nel locale e nel bar vicino. Li cercano per ucciderli, senza pietà e mettendo in conto il sacrificio di altre vite.
Spararono all’impazzata, decine e decine di colpi, alla cieca, in una sarabanda tragica di violenza sterminatrice, agiranno in mezzo alla folla usando mitragliette, pistole e fucili a canne mozze. I corpi degli uccisi resteranno a terra per lungo tempo… sparsi a poca distanza l’ uno dall’ altro in uno spazio di circa sessanta metri. Gente normale, che si godeva la piacevolezza del clima e si svagava con un gelato. Solo dopo aver sparato per minuti che sembrarono interminabili, scapparono lasciandosi dietro cinque cadaveri ed un corpo agonizzante.
Quattro corpi, certamente estranei a qualsiasi coinvolgimento in storie di criminalità.
“Quattro vittime innocenti” di criminalità. Una strage che cela droga, appalti, lotto clandestino e racket delle estorsioni che già da tempo hanno scatenano scontri furibondi.
Gli uccisi della “Strage del Bar Sayonara”, come verrà chiamata, sono Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera , vittime innocenti di una camorra assassina che non ha rispetto per niente e nessuno.
Solo dopo vent’anni si è fatta chiarezza su quegli eventi. Questo è stato reso possibile dalle scelte collaborative dei fratelli Sarno, intervenute, a pioggia, dall’estate del 2009 e che hanno fatto crollare l’impero criminale che avevano creato.
Oggi, grazie all’associazione Terra di Confine, a Libera, al Presidio di Libera Ponticelli ed al Coordinamento Campano Vittime Innocenti di criminalità si realizzano eventi e marce che ricordano quelle vittime.
Gli alunni di scuole elementari e medie, alunni delle superiori con i loro insegnanti, di fianco alle istituzioni ed al sindaco Luigi de Magistris insieme in una Marcia di Memoria che sia, per sempre, sinonimo di giustizia, che serva a far nascere, da quel sangue innocente versato, i fiori della corresponsabilità.
Presenti con il referente del Presidio di Ponticelli Pasquale Leone, il referente Provinciale di Libera Antonio D’Amore, tutte le scuole del territorio, le Istituzioni, Alessandra Clemente assessore alle Politiche Giovanili, i rappresentanti di tutti i Presidi di Libera in Campania, i rappresentanti delle tante associazioni territoriali e quanti da semplici cittadini hanno voluto dare il loro contributo con la loro presenza in una mattinata che, finalmente da la giusta Memoria a chi un sabato del 1989 era per strada solo per il piacere di passeggiare e di vivere.