Il periodo di “sospensione” che ha caratterizzato il mandato di Luigi De Magistris, seguito dalla decisione del Tar che ha decretato il suo reintegro a pieno titolo e pieni poteri nella carica di sindaco di Napoli, ha portato non pochi sconvolgimenti nell’amministrazione comunale e, in generale, deve aver suscitato una profonda riflessione che sta portando e, siamo certi, continuerà a portare un radicale cambiamento nel modo in cui Luigi de Magistris gestisce e gestirà il suo ruolo pubblico e la Giunta.
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“Dissidi con il sindaco” alla base delle dimissioni
Uno dei risultati di questo cambiamento potrebbe essere proprio la notizia delle dimissioni di Marzia Bonacci, fedele portavoce di De Magistris dai tempi della campagna elettorale per le Europee 2009. Questa mattina, dopo 3 anni di lavoro fianco a fianco con De Magistris, Marzia Bonacci ha rassegnato le dimissioni. Alla base, ha spiegato, ci sarebbero dissidi con il sindaco nati proprio durante il periodo della sua sospensione. “Ho fatto un’esperienza bella, importante e formativa ma adesso sento l’esigenza e il dovere di cambiare e iniziare un nuovo percorso umano e professionale”, ha spiegato la Bonacci.
Chi è Marzia Bonacci?
Trentenne, laureata in filosofia, Marzia Bonacci è da diversi anni al fianco di De Magistris. In molti, vicini agli ambienti di palazzo San Giacomo, la considerano non soltanto l’artefice del suo successo nella scalata elettorale alla poltrona di sindaco di Napoli, ma anche l’oscura mano che ha più volte tirato le fila delle decisioni e delle scelte d’immagine del sindaco. Quella che comanda(va), insomma. Naturalmente si tratta solo di voci di corridoio, ma oggi le sue dimissioni, arrivate in un momento in cui De Magistris, risalito al potere, ha ripreso pienamente in mano il suo mandato e le sue funzioni pubbliche, annunciando tagli e rimpasti a tutto spiano, lasciano molto da pensare.
L’onta dell’infedeltà dietro le dimissioni
Il periodo di sospensione, in cui De Magistris si è ritrovato solo, escluso dagli ambienti istituzionali, gli ha dato molto tempo per riflettere, per valutare situazioni e persone, capire chi gli era vicino e chi gli è rimasto fedele. Del resto, appena reintegrato, De Magistris lo aveva annunciato: verranno premiati “quelli che non hanno mollato”. Trattative con Sel e mani tese verso l’area di Sergio D’Angelo (ex assessore alle politiche sociali a cui De Magistris si è riavvicinato in questi mesi, ammettendo molti dei suoi sbagli che fecero cadere la testa di D’Angelo) a parte, le dimissioni di Marzia Bonacci sembrano rientrare strategicamente proprio in questo piano. D’altronde, la reazione di Marzia Bonacci all’indomani della sospensione di De Magistris non è stata quella che probabilmente lo stesso sindaco si aspettava; la Bonacci non ci ha pensato su due volte ad abbandonarlo al suo destino. Nonostante fosse tenuta, per contratto, a continuare a seguirlo. Invece l’ha lasciato solo.
E ora che il sindaco è tornato, è lei a dimettersi. Che sia la rivincita dei giusti? Intanto questa mattina, proprio negli stessi istanti in cui Marzia Bonacci rassegnava le sue dimissioni, De Magistris twittava questa sibillina frase: “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso (Che). Nella vita ho anche perso ma non mi sono mai perso”.