Quattro tunnel sommersi, una strada larga tre metri con ancora i solchi scavati dai carri, una lunga trincea per i soldati che dovevano proteggere l’approdo. E’ la nuova scoperta archeologica sommersa nelle acque del lungomare di Napoli, proprio a destra di Castel dell’Ovo, dove a sei metri di profondità, gli archeologi sottomarini finanziati dalla Iulm di Milano hanno trovato quello che può essere il porto della Napoli di 25 secoli fa.
“E’ una scoperta che apre un nuovo scenario della ricostruzione della vecchia struttura di Palepolis“, spiega Mario Negri, l’archeologo napoletano che ha fatto la scoperta. A maggio ricominceranno le ricerche sottomarine che aprono anche uno scenario nuovo dal punto di vista turistico. “Possiamo pensare a una valorizzazione – spiega il soprintendente ai Beni archeologici di Napoli Luciano Garella – con un turismo diverso, subacqueo“.
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