Portogallo sospende arrivi di ecoballe da smaltire da Campania

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Portogallo sospende arrivi di ecoballe da smaltire da Campania

L’Ispettorato generale portoghese dell’Agricoltura, del Mare, dell’Ambiente e dell’Ordinamento del Territorio (Igamaot) ha notificato ieri sera alla Citri (Centro integrato per il trattamento dei rifiuti industriali), l’impresa che ha l’incarico di smaltire in Portogallo una parte delle “ecoballe” provenienti dalla Campania con una nave porta container, un ordine di sospensione delle operazioni di trasferimento in discarica dei rifiuti italiani, a causa di “irregolarità” riscontrate durante le analisi di laboratori a campione che sono state effettuate.

Avendo l’obiettivo di verificare se i rifiuti provenienti dall’Italia possano essere depositati in discariche per rifiuti non pericolosi, è stato constatata l’esistenza di parametri che suscitano dubbi, in particolare per quanto riguarda il carbonio organico dissolto (COD)“, si legge in un comunicato dell’Ispettorato, che “entro cinque giorni al massimo” vuole avere ulteriori conferme delle analisi.

 

Ecoballe: Portogallo aveva accettato 20.000 tonnellate di ecoballe dalla Campania

Se i risultati preliminari saranno confermati, “i rifiuti italiani potranno essere rinviati” in Italia, oppure “trasferiti verso un centro di trattamento autorizzato” per questo tipo di materiali, ovvero per rifiuti pericolosi.

Il Portogallo aveva accettato di ricevere 20.000 tonnellate di ecoballe dalla Campania, dove ne restano ancora 6 milioni di tonnellate accumulate durante le gestioni commissariali della crisi dei rifiuti, che l’Italia non riesce a smaltire. Una situazione che ha portato a una condanna della Corte di Giustizia europea, con una salatissima multa giornaliera di 120.000 euro, che i contribuenti italiani stanno pagando dal gennaio scorso e continueranno a pagare fino a che la Regione Campania e il governo non avranno dimostrato all’Ue di stare risolvendo il problema.