Battuta l’Acquachiara 11-10: Euroderby di marca rossoverde e trofeo a Mergellina.
La Storia si dirà…..Il sogno diventa realtà. Posillipo campione d’Europa. La vittoria della testa e del cuore. Anelata, cercata, inseguita, agguantata. Fame e volontà, grinta e lucidità conducono i rossoverdi all’impresa. Unica e inimitabile. Sulle note di Napul’è che diventa inno alla gioia. Termina finalmente un’estenuante attesa durata dieci lunghi anni. 11 aprile 2015 la notte dei desideri realizzati e la gloria entra di prepotenza in una Scandone affollata da almeno cinquemila tifosi. Ad alzare l’Euro Cup al cielo di Napoli un raggiante ed emozionato capitan Valentino Gallo. C’era nel 2005, c’è in un sabato sera indimenticabile. E l’unica coppa che mancava in bacheca va ad infoltire il Salone dei Trofei. Consacrazione internazionale per Mauro Occhiello al suo primo successo europeo: se l’allievo supera per una volta il maestro, lo “scolaro” sgambetta il professore Paolo De Crescenzo, allora è apoteosi vera e team di Mergellina nell’empireo dell’imperitura fama.
Fischio storico d’inizio alle ore 19:42. Trascorrono 52″ e Klikovac, su imbeccata di Gallo, va a bersaglio. Come in gara 1 si ripete il montenegrino: l’autore del prezioso 6-6, a 2′ dal termine il 28 marzo, dà fuoco alle polveri e supera Caprani, resistendo e liberandosi dall’asfissiante marcatura di Perez. Restio a concedersi a telecamere e interviste, il centroboa di Kotor “parla” agevolmente in acqua, non avvalendosi di traduttori o mediatori linguistici. Partenza fulminante del Posillipo, che raddoppia con Renzuto (assist di Foglio) dalla distanza, complice una leggera deviazione di Lanzoni. Go west e la formazione rossoverde allunga con Radovic alla terza azione consecutiva (conclusione del capitano e traversa di Bertoli) in risposta alla rete di Lanzoni. Atterrita la Carpisa Yamamay Acquachiara, che non immaginava minimamente un avvio così traumatico. Si sacrifica Russo su Paskvalin.
La reazione biancazzurra affidata a Marziali in superiorità numerica. 29″ della seconda frazione e punteggio sul 2-3. Allungano però Klikovac dal centro (assist di Renzuto) e Bertoli con una fucilata a schizzo da metà campo. Effetto immediato del time out di De Crescenzo la rete di Paskvalin (3-5) con l’uomo in più. Alza bandiera bianca e guadagna anzitempo gli spogliatoi Andrea Scotti Galletta. Nello scontro tra calottine numero 5 ha la peggio il roccioso difensore napoletano, scortato cavallerescamente a bordo vasca dal suo avversario. Prevale il fair play nell’arena dell’acqua clorata di Fuorigrotta. Riprendono le ostilità e Negri anticipa il gigante di Zagabria. Seconda segnatura di Renzuto e nuovamente +3. Riemerge dal tunnel la compagine di Franco Porzio con Rossi (ex di turno) e Luongo. Il portierone posillipino sbarra la strada a Gitto ma incassa il 6-6 di Lanzoni. Scattano le proteste della panchina di Mergellina per la rete convalidata dopo la sirena. L’estremo difensore si mostra fortemente contrariato della decisione arbitrale ma invano. Piazza il contro break l’Acquachiara, azzerando il passivo e acciuffando in tal modo il pareggio.
Sedici minuti per scrivere la Storia e fuoriesce incontrastata e indomita la volontà del Posillipo di aggiudicarsi l‘Euroderby. Con freddezza Gallo trasforma il rigore guadagnato da Mandolini, il tap in vincente di Bertoli, che urla “sono pazzo, sono pazzo” e la conclusione efficace del vicecapitano Saccoia, artefice dell’assist precedente, ad un minuto dalla fine del penultimo periodo, riportano la squadra di Occhiello avanti di tre lunghezze. Match archiviato si penserà ma il centrovasca ligure griffa il 7-9. Lanzoni tiene in scia gli acquachiarini. Luongo non intende capitolare ed inaugura il quarto tempo: intercorrono 31″ e 8-9. Immediata la replica di Saccoia, che impietrisce Caprani, dopo due finte scocca un bolide micidiale (8-10) e la calottina 12 esulta di consueto, toccandosi la nuca e lasciandosi andare ad un urlo a squarciagola. La sagacia posillipina premia e l’irrefrenabile Gallo, sfruttando a dovere l’espulsione definitiva di Paskvalin, sigilla l’8-11, invitando tutti a ragionare. Gitto e Perez provano a ricucire lo strappo. Subentra la stanchezza ed aumentano gli errori da ambo le parti. De Crescenzo richiede time out a 36″ dalla sirena e l’Acquachiara gestisce l’ultimo possesso palla in superiorità. Vano l’assalto finale dei biancazzurri. Super Negri respinge il disperato acuto di Lanzoni. Esplode la Scandone, epicentro di impagabili emozioni e vince la Grande Bellezza. Posillipo ha vinto tutte le finali europee della sua storia. Posillipo sul tetto d’Europa.
“Abbiamo pagato la tensione. Ha pesato molto l’infortunio di Scotti Galletta. Questa finale dovrà farci crescere: mi dispiace più per Franco Porzio e per l’Acquachiara, che non per il sottoscritto”. De Crescenzo riconosce la meritata vittoria del Posillipo.
“Avevo detto ai ragazzi che avremmo vinto all’ultima azione con l’uomo in più e così è stato. Ci credevamo: volevamo fortemente questa coppa. Complimenti vivi all’Acquachiara. Abbiamo dimostrato più voglia. Sono orgoglioso di Napoli e dei miei ragazzi. Anche perché era l’unico trofeo che mancava al Posillipo. Dedico il trionfo al socio Gianni Florio, da poco scomparso”.
Acquachiara – Posillipo 10 – 11 ( 3-1; 5-3; 1-3; 3-2)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 1, Rossi 1, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic, Lanzoni 3, Marziali 1, Luongo 2, Valentino, Astarita, Gitto 1, Lamoglia -All. De Crescenzo
Circolo Nautico Posillipo: Caruso, Dolce, Briganti, Foglio, Klikovac 2, Radovic 1, Renzuto 2, Gallo (1 rig.), Russo, Bertoli 2, Mandolini, Saccoia 2, Negri -All. Occhiello
Arbitri: Koryzna (Pol) e Stravropoulos (Gre)
Note: superiorità numeriche Acquachiara 9/17; Posillipo 6/14
Espulsioni definitive per Foglio, Russo, Bertoli, Perez, Gitto, Luongo, per gioco violento Paskvalin
Spettatori 5000
(Si ringrazia Nicola Rossi per il consueto contributo: interviste e post gara)
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