La storica struttura del Bagno Elena riparte da 450 posti, la metà esatta rispetto ai 900 che poteva ospitare prima della pandemia.
“C’è grande attesa e fermento a Napoli, in tanti ci hanno chiesto quando riapriamo. Da sabato mattina si riprende e speriamo in un’estate serena”. Coso Mario Morra, titolare del Bagno Elena a Napoli annuncia la riapertura del grande spazio a Posillipo, nell’angolo di mare in città per i napoletani che da sabato alle 8 riapre con 450 posti rispetto ai 900 che poteva ospitare nell’epoca precovid. “L’organizzazione – spiega Morra – è rimasta uguale all’anno scorso, c’è accesso con i biglietti venduti online per evitare assembramenti alle casse e poi percorsi separati per ingresso e uscita e servizi igienici raddoppiati e separati. La mascherina è necessaria quando si va in bagno o al bar, sul lettino si può toglierla”.
Un operaio ara la spiaggia, un altro incolla gli adesivi per i percorsi differenziati e il distanziamento, il mare è mosso ma riflette un sole già pronto ad accogliere i bagnanti, ma anche chi al tramonto vorrà andare a godersi un aperitivo davanti al mare.
“Il distanziamento – ricorda Morra – ci porta ad avere una ricezione al 50% degli utenti, poi tra un turno e altro si sanificano lettino e attrezzature. C’è da lavorare ma noi siamo fiduciari dello Stato per la concessione demaniale e garantiamo a tutti di fare le vacanze anche sul turismo locale e di prossimità, ma aspettiamo anche gli stranieri. Ci auguriamo che arrivi il green pass che sarebbe una manna dal cielo, perché accoglieremmo turisti dall’estero vaccinati e in sicurezza. Da noi i visitatori vanno dalla signora del palazzo di fronte al turista straniero”.
Morra elogia la scelta del governatore De Luca di rendere covid-free le isole del Golfo: “è stata una grande operazione di marketing territoriale, sono conosciute in tutto il mondo e proporle in sicurezza è una garanzia per la serietà dell’offerta turistica campana”, ma ricorda anche la difficoltà del settore eventi che pure fa parte del business del Bagno Elena: “Il settore banqueting ed eventi – dice – è fermo da un anno. Questo ha ripercussioni sui progetti degli sposi che pianificano le nozze e sulla convegnistica internazionale. Noi ci auguriamo che con i nostri spazi aperto queste limitazioni possano essere rimosse, anche per dare delle garanzie ai dipendenti di lavorare con i turni la sera. In tanti ora rimangono a casa, come tutti camerieri extra, il personale della cucina e delle sale sugli eventi”.