Posillipo, un Super Gallo firma la vittoria.

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Il capitano realizza una cinquina alla Scandone.

Un sabato targato Gallo. Il capitano dei posillipini conduce i suoi alla vittoria, sigla 5 reti, incanta i tifosi presenti. I riflettori sono tutti per il mancino aretuseo. Leader indiscusso della squadra di Mergellina, a cui “piace molto la competizione e odia perdere”. E Super Gallo ha riscattato brillantemente la delusione per la sconfitta di Firenze, contagiando i compagni di calottina.

Nella partita delle assenze (Baraldi, Saccoia, Scalzone, Vergano e Camilleri) il Posillipo batte il Bogliasco 12-8 nella semifinale playoff per il 5° posto. Gara uno è ammantata dalla bandiera rossoverde. Martedì gara 2 in Liguria.

Questi i parziali del match: 2-2; 4-3; 4-1; 2-2.

La partita tarda a sbloccarsi. Trascorrono ben 4 minuti e Barillari fa annotare il suo nome sul tabellino. Di lì a poco Di Somma raddoppia. Dalle gradinate della piscina il pubblico incita i padroni di casa a svegliarsi. E Mattiello e Bertoli accontentano i supporters. Negri, sempre attento, chiude alle sortite avversarie.

Il secondo tempo si apre con il vantaggio del Posillipo, ad opera di Bertoli, che insacca alla destra di Dinu. Gallo inizia a scatenarsi. Gli ospiti accorciano con Di Somma. Seguono i gol di Renzuto e Sekulic. Negri dispensa consigli e redarguisce il reparto difensivo all’occorrenza. Prima del fischio della sirena, l’Olimpionico siciliano allunga.

Le doppiette di Gallo (un rigore trasformato e un tiro poderoso) e Kovacs nella terza frazione permettono ai rossoverdi di dispiegare le vele verso il successo. Mattiello e Renzuto provano colpi ad effetto: entrambi però colpiscono il palo. Ancora Di Somma per gli ospiti.

Negli ultimi 8 minuti, Dinu para il rigore a Gallo. A seguire Sekulic per il 10-6. Negri, sempre magistrale, respinge una insidiosa palombella. Il portiere “sampdoriano” esce tra gli applausi, cedendo il suo posto al

collega Cappuccio. Renzuto, Guidaldi e l’ottimo Gallo e Sekulic su rigore chiudono l’incontro.

Occhiello plaude la prova dei suoi ed li invita a non sottovalutare la partita di ritorno. Il ricordo di Firenze è ancora vivo. Stavolta l’esito sarà diverso.

Diego Scarpitti