Pozzuoli bloccata dai disoccupati. “Vogliamo lavorare nella e per la nostra terra”

Lavoratori puteolani in rivolta. Bloccano i cantieri che collegheranno la tangenziale al porto, per i loro diritti e per la loro terra.

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La notizia è di alcuni minuti fa. I cantieri puteolani di via Artiaco sono stati occupati e, come nei giorni scorsi, un folto manipolo di disoccupati, specializzati nelle più varie professionalità inerenti i lavori infrastrutturali, rivendicano i loro diritti bloccando betoniere e silos. Questi ultimi impugnano soprattutto il protocollo d’intesa pattuito con il Comune, la Regione Campania e le parti sociali, in base al quale qualsiasi cantiere deve garantire una percentuale fissa di assunzioni nella schiera della manodopera locale.

I cantieri attualmente sono impegnati affinché si attui il traforo di collegamento tra la tangenziale e il porto di Pozzuoli, una soluzione che permetterà di non ingolfare il traffico cittadino e nelle fasce a mare. Un cantiere di importanza strategica che necessita di una soluzione strategica, che faccia da contrappeso al depauperamento dei fondi per il Mezzogiorno – dimezzati con il decreto renziano “Sblocca-Italia” -, e si schieri effettivamente dalla parte dei lavoratori meridionali.