Premio internazionale “Amedeo Maiuri”, i vincitori

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Paolo Giulierini, archeologo, è il vincitore del ‘Premio Maiuri’ 2022 per la sezione ‘Archeologia’.

“Artefice del raddoppio dei visitatori del Mann, diventato una ‘casa aperta’ al contesto socioeconomico e culturale che lo circonda”, Paolo Giulierini, archeologo, è il vincitore del ‘Premio Maiuri’ 2022 per la sezione ‘Archeologia’. Le altre due sezioni delle quali il format del ‘Premio’, ideato da Carlo Manfredi, si è arricchito quest’anno, sono quelle del ‘corto’ archeologico, rispettivamente ArcheoDoc e ArcheoShort e ‘Scoperta dell’anno’, i cui vincitori sono stati rispettivamente Francesco Di Gioia (ArcheoDoc), e Federico Francioni e Yan Cheng per (ArcheoShort); a Massimiliano Nuzzolo, invece è andato il premio per la ‘Scoperta dell’anno’.

A indicare l’archeologo cortonese quale destinatario del riconoscimento è stata la giuria del Premio presieduta dal professor Umberto Pappalardo, affiancato dal curatore della manifestazione, professor Antonio De Simone. Giulierini, nato a Cortona (Arezzo) è laureato in Etruscologia e Antichità Italiche e specializzato in Archeologia Classica presso l’Università di Firenze con il massimo dei voti. Nel 2001 dirige il MAEC, il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona fino al 2015 allorché viene nominato direttore del Mann il Museo Archeologico Nazionale di Napoli del quale, in successione, riapre le sezioni ‘Egizia’, ‘Epigrafica’, ‘Magna Grecia’ e Preistoria. La passione, il carisma, l’abbraccio inclusivo del suo modus operandi viene riconosciuto dalla prestigiosa rivista ArtTribune.

I riconoscimenti verranno consegnati il 24 e il 26 novembre. Il 24, alle 17, toccherà alla proiezione di “Antica trasversale sicula” e alle proiezione dei trailer dei film in concorso selezionati quali vincitori. Ovvero a ‘Terra dei Padri’ di Francesco Di Gioia e alla ‘Tomba del tuffatore’ di Federico Francioni e Yan Cheng. La rassegna è stata curata dal regista Andrea Valentino A seguire, il vincitore della ‘Scoperta dell’anno, Massimiliano Nuzzolo, per aver ‘riportato alla luce uno dei rari templi solari dell’antico Egitto. Una scoperta delle fasi più antiche della storia faraonica. Furono costruiti solo sei templi solari in 80 anni. Solo due di questi sono stati rinvenuti finora: quelli di Userkaf e di Nyuserra’.