di Anna Copertino
Nella Sala Cinese della Facoltà di Agraria dell’università di Portici, è stato presentato il nuovo volume del Prof. Leandro Limoccia.
-“Occorre dare un senso alla pena. Qual’è lo sguardo che abbiamo sulle persone, vittime innocenti? Abbiamo uno sguardo sulle persone detenute? Può esistere un’alfabetizzazione del carcere, per imparare un modo di essere civili, realizzando una scuola vera per creare processi virtuosi tra il dentro ed il fuori?
Si tratta di una scommessa che riguarda l’esistenza della persona detenuta ma anche la nostra esistenza.
Assumere la complessità dei volti che presentano emozioni eterogenee: la paura, la rabbia, la sorpresa, la speranza, la voglia di libertà, il disgusto. La curiosità, il controllo emotivo, la menzogna, l’esercizio e, la voglia di comunicazione, la voglia di amare e di essere amati.
Tuttavia, nelle tante maschere di questi volti ritroviamo anche i nostri, perché la persona detenuta è la metafora di ciò che siamo noi.
Non basta sapere, occorre capire.
Non basta guardare, necessità impegnarsi.
Non basta ascoltare, è indispensabile entrare nel vissuto di ogni persona.”
Ai microfoni di Roadtv Italia: Leandro Limoccia, Dario Vassallo e Rita Borsellino.
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