Sabato 9 gennaio, all’interno della libreria IO CI STO di Napoli, è avvenuta la presentazione del libro Il Coltello e la Rete, scritto a dodici mani, dato che gli autori sono sei: Vincenzo Moretti, Nicola Cotugno, Maria D’Ambrosio, Colomba Punzo, Alessio Strazzullo e Mariateresa Turtoro. Un libro che tratta un argomento attualissimo e che dunque interessa un pubblico di tutte le età, d’altronde la tecnologia oggi è parte integrante delle nostre vite e non ne possiamo fare a meno.
Il libro Il Coltello e la Rete però vuole far capire ai propri lettori che la tecnologia andrebbe usata in maniera consapevole e appropriata, perché se usata nella maniera sbagliata si rischia di farsi e far del male. La parola coltello nel titolo indica proprio tutto ciò: un oggetto che se usato per tagliare il pane risulta di grande utilità, ma che se usato per ferire o uccidere cambia totalmente il tutto.
Ecco la tecnologia è come quel coltello, bisogna imparare ad usarla nella maniera corretta. Oggi possiamo usare la tecnologia con la massima libertà, proprio come il coltello, sta solo a noi capire il modo più sano e corretto di utilizzarla.
Libro racconta dunque diverse storie, tanti quanti gli autori, ma dietro ad ogni storia c’è un reportage, un viaggio, un lavoro, un’esperienza di vita, che gli scrittori hanno condotto con una quinta dell’Istituto Comprensivo Marino Santa Rosa di Ponticelli, una prima dell’Iti Galileo Ferraris di Scampia e di una classe del corso di Formazione e Cultura Digitale dell’Università Suor Orsola Benincasa.
Il Coltello e la Rete: un libro che crede nella tecnologia ma usata in maniera consapevole. La nostra vita può migliorare con la tecnologia ma dobbiamo imparare che va usata in una determinata maniera. Un libro, un progetto, che mira ad arrivare fino alle classi materne, dove istruire i ragazzi del futuro oggi, insegnando loro come usare nella maniera più sana e corretta quel coltello che può far male.