Presentazione libro “La città puntellata” di Giuseppe Petrarca – VIDEO

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Anticipando la presentazione del 26 aprile presso La Feltrinelli, Anna Copertino ha intervistato Giuseppe Petrarca, autore de “La città puntellata”.

Martedì 26 aprile, alle ore 18.00, presso “La Feltrinelli”, in piazza dei Martiri, a Napoli, si terrà la presentazione del romanzo “La città puntellata” (Cento Autori) di Giuseppe Petrarca, in cui traspare una Napoli lacerata nel corpo e nella mente. Con l’autore interviene Andrea Di Consoli. Modera la giornalista Anna Copertino.

Presentazione libro "La città puntellata" di Giuseppe Petrarca - VIDEO

Sinossi

Napoli è devastata dal sisma del 23 novembre 1980. La gente si riversa nelle strade e nelle piazze, le ambulanze sfrecciano per soccorrere i feriti, si scava freneticamente tra le macerie alla ricerca dei sopravvissuti. Il mancato miracolo di San Gennaro di qualche mese prima, che è il prologo del romanzo, diventa un presagio di sventura su un popolo abituato alla sofferenza e per questo, forse, in grado di sopportarla meglio di altri. Dopo un primo momento di smarrimento e di paura, si fa spazio la solidarietà e tutti, ognuno nel proprio campo e a modo suo, si mettono a disposizione del prossimo. Nei novanta terrificanti secondi del sisma, infatti, si incrociano le vite dei protagonisti: il dottor Roberto Vitale, neolaureato in medicina che si adopererà, fin dalle prime ore del disastro, a salvare vite umane; l’insegnante Mariangela Greco alle prese con il fallimento del suo matrimonio con l’imprenditore Salvatore Nazzaro, quest’ultimo distrutto dal tracollo finanziario della sua ditta; il giornalista Antonio Di Carlo, inviato del quotidiano “Il Mattino” nelle zone della Lucania devastate dal sisma tormentato dall’amore struggente e clandestino con Mariangela; la professoressa Enza De Martino, collega e amica di Mariangela, che perderà il marito Ciro nel crollo della sua abitazione e il vicequestore Francesco Amendola, alle prese non solo con le faide camorristiche ma anche con la lotta alle organizzazione criminali che si fiondano sui soldi della ricostruzione. Una Napoli lacerata nel corpo e nella mente, in cui le macerie reali rappresentano la metafora di quelle che cadranno sulla coscienza civile della città negli anni a venire, gli anni della deregulation, delle speculazioni, del dilagante fenomeno eversivo, delle connivenze tra politica e camorra.