Venerdì 15 Marzo 2013 si è tenuta ad Afragola (na) presso “Arancia Blu“, la presentazione in anteprima nazionale del libro ” Separiamoci “, scritto da Marco Esposito, giornalista e assessore alle Attività produttive del Comune di Napoli.
” Da oltre vent’anni in Italia qualsiasi scelta viene presa in base all’interesse di una sola parte del Paese. Nel Mezzogiorno prima sono sparite le banche, poi le grandi aziende, adesso si riducono strutture sanitarie, autobus, treni e presto saranno a rischio scuole e università. Si è arrivati a raccogliere tasse al Sud per investirle al Nord. In compenso abbiamo i veleni degli scarichi industriali. Per quanto tempo saremo disposti a sopportare? Quanti figli dovremo accompagnare in ospedale o alla stazione prima di reagire? O l’Italia cambia registro e guarda a se stessa come a un solo meraviglioso giardino da coltivare con la medesima cura, oppure separiamoci, consensualmente. Certo, far nascere un nuovo Stato richiede una straordinaria forza di volontà, spregiudicatezza, capacità di osare. Ma forse è proprio questo che serve: credere in se stessi, tornare a sognare.”
Queste le parole della prefazione al libro scritte da Pino Aprile, scrittore e giornalista, autore del libro ” Terroni “, intervenuto insieme all’autore durante l’incontro moderato da Antonio Iazzetta, direttore di Cogito.
Le parole di Pino Aprile, schiette e dirette arrivano subito al bersaglio e lo centrano. La tematica sul quale si basa tutto il libro è lo storico e disarmante divario tra Nord e Sud, ma noi siamo nell’era del progresso ed è ora di andare avanti, di guardare avanti, di non rassegnarsi e di battersi davvero per un futuro migliore,con volontà e coraggio, per una rinascita e un riscatto del meridione.
Se proprio non si riesce a raggiungere un equilibrio, una pacifica convivenza, se proprio questo matrimonio tra Nord e Sud ” non s’ha da fare “, allora separiamoci, consensualmente. Questa la proposta provocatoria di Marco Esposito, una persona che crede nella forza di un futuro Sud indipendente politicamente ed economicamente.
Proposta fattibile, provocazione o mera utopia?
A voi la parola.
Si ringrazia FedericoTv per la gentile concessione del servizio video.