Presidente Antimafia a Castel Volturno in memoria di Domenico Noviello

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Presidente Antimafia a Castel Volturno in memoria di Domenico Noviello

A Castel Volturno (Caserta) si commemora oggi il 16esimo anniversario della morte dell’imprenditore Domenico Noviello, ammazzato dai killer dell’ala stragista del clan dei Casalesi guidati da Giuseppe Setola il 16 maggio del 2008, in piena stagione del terrore nel Casertano; in pochi mesi, da maggio a novembre di quell’anno, i sicari del clan uccisero 18 persone, tra cui imprenditori coraggiosi come Noviello che avevano denunciato e fatto condannare gli estorsori del clan, e i sei incolpevoli ghanesi della strage di San Gennaro.

Presenti a piazzetta Domenico Noviello a Baia Verde, proprio laddove l’imprenditore fu massacrato con decine di colpi di pistola, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, con a fianco il figlio di Noviello, Massimiliano, e gli altri figli Mimma e Matilde.

“E’ importante la commemorazione ma non basta” ha detto Colosimo; “ciò che già fanno le forze dell’ordine e la magistratura – ha aggiunto – deve trovare il pieno supporto delle istituzioni comunali e soprattutto del Parlamento, che oggi io rappresento; e magari nel Dl sicurezza in discussione la prossima settimana, avremo il giusto riconoscimento per le vittime delle mafie, che oggi manca” ha sottolineato, riferendosi alla modifica di quelle norme che impediscono a numerosi familiari di vittime innocenti della criminalità organizzata di avere il riconoscimento da parte dello Stato, un riconoscimento che si traduce anche in sostegni di carattere economico.

“Il coraggio delle organizzazioni dei familiari delle vittime, come della Fai (Federazione associazioni antiracket) – ha evidenziato Colosimo – è lo stesso coraggio mostrato dalla vittime, come Mimmo Noviello; e il loro impegno ci racconta che un’altra città, un’altra libertà, sono possibili in territori dove spesso è sembrato che questo non fosse possibile. Ce lo raccontano comuni vicini a Castel Volturno come Casal di Principe, e soprattutto la speranza e la voglia di crescere che trovo in questi territori”.