
Fare la spesa al giorno d’oggi sta diventando una vera lotta per aggirare gli ostacoli dei prezzi, e questo incide di tanto sulla qualità dei prodotti.
Peggiora sempre di più lo stile di vita alimentare europeo. Questo è il dato emerso dagli ultimi studi volti ad indagare sulla relazione tra l’inflazione e la salute, pubblicati su The Lancet. Fare la spesa al giorno d’oggi sta diventando una vera lotta per aggirare gli ostacoli dei prezzi, e questo incide di tanto sulla qualità dei prodotti: i costi più elevati di frutta, verdura, carne e pesce freschi ad esempio spingono molti consumatori verso l’acquisto di prodotti più economici ma al contempo meno nutrienti, tipo snack, cibi pronti o di sottomarca, alimenti questi che tendono spesso ad avere un contenuto elevato di grassi, zucchero e sale, oltre ad essere poveri di vitamine.
La “spesa al risparmio” può sembrare una buona idea per contenere il budget mensile familiare ma può diventare un campanello d’allarme per la salute. Secondo recenti dati Istat poi, nel 2024 molti beni di largo consumo hanno avuto una crescita esponenziale di prezzi, e tra questi troviamo ad esempio l’olio d’oliva (con un rialzo del 30% rispetto al 2023), il pane (aumentato del 15% rispetto all’anno precedente), il pesce fresco (12% in più) e la carne bovina e suina (con un +10%), dati che dimostrano quanto in Italia stia diventando sempre più difficile avere un regime alimentare sano ed equilibrato.
Di fronte a questo scenario, unito poi all’incertezza economica e gli stipendi non adeguati ai rincari, si porta inesorabilmente molte famiglie a fare rinunce, toccando aspetti anche essenziali come l’alimentazione e la salute, e non è un caso a tal proposito il dilagarsi di infarti, ictus e malattie cardiovascolari, problemi che sono causati dal ridotto consumo di Omega-3 (acidi grassi donati dall’olio di oliva e dal pesce fresco).
È chiaro che in un simile contesto aumenta sempre di più la disparità sociale, e affrontare il fenomeno in questione per arrivare finalmente alla tanto agognata inclusione richiede un mix tra politiche economiche e riforme fiscali, e non in ultimo un miglioramento delle condizioni lavorative e salariali, in modo da garantire una crescita economica vantaggiosa per tutti. E allora come mai il problema inflazione e stipendi non viene accuratamente affrontato dalla politica? Il legame tra stipendi bassi e alimentazione non deve essere solo un problema di bilancio familiare, ma soprattutto una questione di salute pubblica, che in una vera democrazia deve essere garantita, sempre.