Corso Garibaldi e Umberto I sono per la Polizia Municipale la zona del sesso a pagamento
Nel mese di settembre, dopo gli arresti seguiti all’operazione di contrasto della prostituzione omosessuale maschile all’interno della Villa Comunale di Napoli, la Polizia Municipale scopriva un segreto di Pulcinella e, mentre speculava ingenuamente sul fenomeno, rendeva partecipe la collettività delle proprie interrogazioni e delle indagini in corso. Non serve andare oltre per evidenziare l’arretratezza e l’idiozia della Polizia del Comune, la quale non compie nemmeno la preghiera quotidiana del laico e rivendica come scoperte fenomeni illegali ormai cronici.
Scoperte o segreti di Pulcinella?
Ultimamente, in nemmeno tre mesi scoprono il mercato del sesso omosessuale nella Napoli aristocratica del Lungomare, la prostituzione organizzata del sesso transessuale nell’Area industriale di via Marina e le complicità tra l’economia sommersa degli affitti in nero e l’economia illegale del sesso a pagamento. La cosa sconcertante è che in così poco tempo e senza indagini complicate sono riusciti ad avere buoni risultati, ma, a questo punto, sorge spontanea la domanda: mentre la prostituzione venduta sul web muoveva i suoi primi passi la Polizia Municipale dove era impegnata? Negli anni passati cosa è stato fatto?
Collusione tra economia sommersa degli affitti ed economia illegale del sesso a pagamento
In bassi fatiscenti della grandezza di un loculo diffusi tra Corso Umberto I e Corso Garibaldi la prostituzione romena e cinese realizza i suoi guadagni; e non solo, con loro gli affittuari che per ogni basso drenano 500 euro di affitto mensile esente da tasse (in nero). Sequestrati quattro “alloggi d’appuntamento”, sottoposte a controlli e identificazione 27 prostitute di varie etnie, 10 persone denunciate per favoreggiamento nello sfruttamento della prostituzione e nell’immigrazione illegale. Tutto questo in due mesi di appostamenti e di indagini superficiali.
Nel corso dei due mesi di indagini i lavoratori dell’Unità operativa Tutela emergenze sociali e minori hanno verificato che nelle ore serali la zona della Ferrovia del Retfilo diviene un quartiere a luci rosse. Questo fenomeno è concentrato solo in quei luoghi o diffuso in tutta Napoli? Le prostitute esercitano solo rapporti sessuali o si esibiscono anche teatralmente? Il mondo reale degli alloggi e delle strade dialoga anche con quello virtuale o no?