Una terribile tragedia familiare ha avuto luogo solo poche ore fa nel Salernitano: Giustina Copertino, di 29 anni, aveva accompagnato uno dei suoi due figli di 10 anni ad una gara di nuoto al Club Fiore, a Campigliano, frazione di Giffoni Valle Piana provincia di Salerno. Suo marito, Salvatore Varavallo di 35 anni, l’ha raggiunta e nel piazzale del complesso sportivo ha aperto il fuoco verso l’auto di sua moglie, una BMW rossa appartenente al suocero, sparando tre colpi di pistola, poi si è avvicinato e ne ha sparati altri due per finirla. Quando un uomo ha tentato di fermarlo, Salvatore si è puntato la pistola contro la tempia e, dopo due tentativi andati a vuoto, è riuscito a suicidarsi. Entrambi sono stati ricoverati in urgenza in condizioni gravissime, ma hanno perso la vita in ospedale al San Leonardo di Salerno. L’arma usata per l’omicidio suicidio è una pistola d’ordinanza calibro 9×21 con matricola abrasa. Si è subito pensato ad un delitto passionale, ma i due questa mattina non hanno litigato. I carabinieri del comando provinciale di Salerno stanno indagando sul caso.
Giustina Copertino e Salvatore Varavallo: una separazione difficile
Giustina era casalinga e abitava a Sant’Arpino in provincia di Caserta con i due figli piccoli. Salvatore Varavallo era un muratore occasionale: i due stavano vivendo una separazione molto difficile, il prossimo mercoledì, 4 febbraio, ci sarebbe stata la prima udienza di separazione al Tribunale Napoli Nord. La loro storia era travagliata da litigi, violenze domestiche e denunce, già una volta Salvatore aveva minacciato Giustina dicendole di possedere un’arma da fuoco ma le autorità non avevano trovato nessuna arma in suo possesso. I due si lanciavano spesso accuse sul web e lei lo aveva già denunciato per stalking: oggi il tragico epilogo.