La Procura apre un’indagine per l’omicidio colposo di Pino Daniele

Pino Daniele poteva essere salvato? Se lo chiede anche la Procura, che apre un'indagine per l'omicidio colposo di Pino Daniele

0
1092

Pino Daniele poteva essere salvato. Sono stati in tanti a dirlo, in questi giorni di lutto per Napoli e per l’Italia intera, sollevando polemiche in merito alla scelta della famiglia di portare il cantautore, subito dopo il malore, da Magliano in Toscana a Roma, invece che nell’ospedale più vicino, a Grosseto. Un viaggio che potrebbe essergli stato fatale.

SEGUI QUI LA DIRETTA DA PIAZZA DEL PLEBISCITO DEI FUNERALI ROMANI E DALLE 18,30 LA DIRETTA DEI FUNERALI A NAPOLI

Omicidio colposo di Pino Daniele: aperto un procedimento contro ignoti

Oggi se ne è convinta anche la Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo di inchiesta contro ignoti per omicidio colposo in relazione alla morte di Pino Daniele. La procura ha disposto l’autopsia sul cadavere del cantautore, stroncato da un arresto cardiaco, per comprendere se, in qualche modo, la lunga attesa intercorsa tra il momento del malore e quello dell’arrivo in ospedale dove, secondo il suo cardiologo di fiducia, Pino Daniele sarebbe giunto già cadavere, abbia potuto determinare la morte del cantautore, e se, sottoposto invece a cure immediate, in cantante avrebbe potuto salvarsi.

L’ex moglie e la compagna di Pino Daniele

Fabiola Sciabbarrasi, l’ex moglie di Pino Daniele, si è espressa a favore dell’autopsia: “Sono favorevole all’autopsia sul corpo di mio marito, se è un passaggio necessario a stabilire la verità sulla sua morte. In un primo momento – spiega – avevo rinunciato all’idea dell’autopsia per evitare un’ulteriore oltraggio al corpo del padre dei miei figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse sarà necessaria per stabilire che cosa è successo e chiarire meglio la dinamica della morte di Pino. I quesiti sono tanti e tutti ancora aperti. Ripeto, voglio solo la verità e la cercherò in tutti i modi”.

Anche la compagna di Pino Daniele, Amanda Bonini, 50enne di Viterbo, è stata ascoltata dai carabinieri del comando provinciale di Roma nella caserma di via Selci per chiarire le circostanze della morte del cantautore partenopeo. La donna è stata prelevata dai carabinieri mentre era ancora in camera ardente, e sentita in Procura. Era con lui al momento del malore, e ha saputo ricostruire con dovizia di particolari gli ultimi momenti di vita del compagno. Proprio su quelle ultime ore di vita di Pino Daniele gli inquirenti stanno cercando di fare luce. Ascoltati anche i figli maggiorenni del cantautore, per chiarire i dettagli del contatto con gli operatori sanitari e della corsa disperata verso Roma. La Procura ha acquisito a questo scopo anche i tabulati telefonici del 118

L’autopsia tra il funerale di Roma e quello di Napoli, previsto alle 19

Oggi sono previsti i due funerali del cantante: alle 12 al Divino Amore di Roma e alle 19 a Napoli. L’autopsia si farà tra il  funerale romano e quello napoletano, e aiuterà a sciogliere alcuni dubbi in merito alla morte dell’artista. La salma di Pino Daniele partirà poi da Roma alla volta di Napoli. L’arrivo è previsto per le 19. La cerimonia funebre inizierà alle 18,30 nella Basilica Reale di San Francesco di Paola.