Problematiche e Delibere, sulla pelle delle Donne.
di Anna Copertino
L’Assessore alle Pari Opportunità, Giuseppina Tommasielli, con l‘Assessore Angela Cortese, ha indetto la conferenza stampa, presso la Salal Pignatiello di Palazzo S. Giacomo il 30 marzo 2012, in collaborazione delle ististuzioni del Comune, della Provincia e della Regione Campania, per discutere dei tagli, e soprattutto della chiusura di importanti centri di servizio, per la salute delle donne napoletane, che tanto hanno combattuto per ottenerli.
Grave azione di regressione, che dà un calcio a tutto ciò che, tanto sudatamente, si era combattuto ed ottenuto.
Penalizzazioni importanti, stanno subendo, i Consultori Familiari, che continuamente, subiscono tagli.
Anche se a tutt’oggi , la Regione Campania, è debitrice, verso il Comune di Napoli, proprio per tutto ciò, che sono i budget per la salute. L’assessora Pina Tommasielli, ha reso noto che, la regione Campania, su 12 progetti presentati, ne ha accettato solo 4, e nessuno riguarda, la violenza o le case delle donne.
Un gravissimo atto di inciviltà, è stato mosso con una delibera, verso legge 194, sulle interruzione di gravidanza, che vorrebbe il riconoscimento del prodotto organico dell’aborto, al pari di un feto.
Circa 3/4 cc. di prodotto di concepimento , che per una questione di bio-etica, dovrebbe avere sepoltura.
Un modo incisivo e violento, di voler ricordare alla donna, che con l’interruzione di gravidanza, stia uccidendo, una vita umana.
Tina Ricciardiello, dell’associazione Centro Donna, la Dott. Caterina Pace, medico anestesista, che per 20 anni ha lavorato nei centri dove si praticavano aborti, e Cantatore Stefania, hanno reso con le loro dichiarazioni, la ferma volonta di voler far ripristinare e sbloccare i fondi, per fare qualcosa di concreto, che ridia dignità, e tuteli la salute delle donne