Trattamento carcerario inumano
di Redazione
E’ stato presentato ricorso – da parte dei legali del capomafia di Cosa Nostra Bernardo Provenzano – alla Corte europea dei diritti dell’uomo in cui chiedono la condanna del governo italiano per “il trattamento carcerario inumano” subito dal boss e per la prosecuzione del 41 bis a cui questi è sottoposto nonostante le sue gravissime condizioni di salute.
Gli avvocati, motivando il ricorso sulla base della violazione ripetuta delle norme europee sul trattamento carcerario, chiedono anche “una equa riparazione, comprensiva dei danni patrimoniali e morali subiti”. Nel lungo ricorso, ben 37 pagine, citano la serie di patologie da cui il capomafia è affetto.
“Una parkinsoniana rigido-acinetica di grado severo, numerose patologie interessanti l’apparato urinario, l’apparato tiroideo e l’apparato encefalico con sofferenze di tipo ischemico e manifestazioni tumorali, del tutto inconciliabili con la detenzione carceraria e con il regime speciale di cui all’art. 41bis”.
Gli avvocati contestano la violazione dell’art.3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che vieta i trattamenti inumani e degradanti.