RoadTv Italia intervista Giovanni Boschetti, autore del libro “Putin, l’Angelo di Dio”.
- Ciao Giovanni, “Putin, l’Angelo di Dio” è il tuo ultimo libro. Già il titolo incuriosisce: provocazione o cosa?
Sicuramente provocazione in quanto tutti i libri che parlano di questo evento sono a titolo …Ucraina…un po’ di bilanciamento letterario ci sta. Poi perché dentro di me è tornato prepotentemente il bambino che si scagliava contro posizioni volutamente dominanti per l’opinione pubblica di allora. Mi permetto di confermare la presenza del pensiero unico occidentale che iniziò da quando gli americani pretesero di aiutarci alla fine della seconda guerra mondiale, salvo poi esigere “sudditanza” in ogni affare internazionale a loro favore e con il loro imprimatur. Ultimo, ma forse il più importante, perché è un pensiero prettamente russo, in quanto sono convinti che Dio abbia inviato Putin come Angelo e che, come l’Arcangelo Gabriele fece a suo immemorabile tempo, dovrebbe combattere il male difendendo il bene. Mi spiego meglio. È noto a tutti, credenti e non credenti, che Gabriele fu prescelto da Dio per guidare le schiere celesti a combattere quelle degli angeli decaduti e guidati da Lucifero.
Allo stesso modo Putin dovrebbe “salvare” la Russia dalla decadenza occidentale, dalla amoralità americana, dalla mancanza di sacralità dell’Europa, dal rinnegamento di Dio relegato in un angolo come un vecchio cialtrone, da tutte quelle false libertà propinate dagli americani spacciandole per diritti civili e quando, sentendosi padroni del mondo, vogliono esportare democrazia affinché tutti possano godere di un succulento panino Mac Donald’s e di una dolciastra Coca Cola. Tutti! Smerciando per democrazia il pensiero unico in cui l’umanità si dovrà riconoscere in un futuro prossimo. Molto prossimo!
- In questo libro tu unisci, come sempre fai, fatti storici oggettivi e riflessioni tue, in questo caso parli della figura controversa di Vladimir Putin. Chi è quest’uomo e cosa rappresenta per la Madre Russia?
In parte ho già risposto, ma vorrei approfondire la controversa figura di Putin.
Per meglio spiegare e capire farò un esempio che spazza ogni giudizio marcatamente negativo su Putin, il quale, peraltro, non è né un santo né un demonio. È un capo di stato che “ama” in maniera viscerale il proprio paese.
Esempio che faccio quasi sempre: Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone furono uomini capaci, decisionisti, impareggiabili condottieri. Sterminarono centinaia di miglia di vittime, uccisero donne, bambini, vecchi, e quant’altro. Napoleone saccheggiò mezza Europa, Alessandro si spinse a spodestare interi paesi, Cesare non fu buono con nessun popolo dominato. Eppure sono considerati grandi uomini, da tutti e dalla storia che, mi risulta, è maestra di vita. Tornando a Putin, è un presidente decisionista, ha risollevato la Russia da una crisi gravissima e, avendo il concetto della grande Madre Russia, pensa che riportare la medesima al ruolo di congiunzione fra Occidente e Oriente sia il suo compito storico. Qui il discorso si fa lungo e complesso, ma posso aggiungere che, come appassionato e sicuramente come interessato, ha studiato la storia di questo immenso paese, ha metabolizzato soprattutto gli ideali dei filosofi russi nazionalisti e ha rigettato l’uniteralismo occidentale a favore del multilateralismo orientale, come India, Cina, Brasile, Paesi arabi, ora anche l’Iran, l’Argentina e molti Paesi africani. Torniamo al panino e alla bibita menzionati precedentemente, ossia non possiamo morire tutti americaneggianti. Ma, nel rispetto delle proprie tradizioni, storia, usanze e credo, ogni popolo deve vivere armoniosamente e in pace. Sembra un paradosso ora che siamo in guerra, purtroppo!Ma sarà così.
Il mondo come lo conosciamo non esisterà più.
- Gli Angeli sono presenti anche in questo libro e sappiamo che hanno un ruolo speciale nella tua vita. Riusciranno a salvare l’umanità dall’autodistruzione?
Gli Angeli!Grandi e insostituibili mediatori fra l’immaturità umana e la Conoscenza di Dio: Sofia, Sapienza Divina. Un volto di donna incoronata, su un corpo angelico rinchiuso da due cerchi che simboleggiano l’impenetrabilità della mente umana al sapere di Dio. Meravigliosa e appagante raffigurazione dell’immane Conoscenza! Sfrecciano, volteggiano, si posizionano là dove la naturalità umana è più tollerabile per captare ogni pensiero da mondare e riportarlo al cospetto del Creatore di ogni cosa. Nessuno potrà salvare l’uomo se non lui stesso. Siamo dotati di un destino pilotato dal libero arbitrio. Loro, gli Angeli, non potranno salvare nessuno senza la consapevolezza umana di ciò che gli uomini stanno compiendo: l’autodistruzione! Riporto un brano del libro per meglio capire. “Come sosteneva Hegel, l’animale non conosce la guerra, conosce solo la lotta causata dal bisogno di cibo, una femmina e un territorio per la caccia. Soddisfatto il suo bisogno, si accontenta di ciò che ha ricevuto e non cambia l’ordine delle cose in natura.
L’attrazione per la guerra, la propensione a glorificarla, non è affatto diminuita anche oggi, nonostante le terribili devastazioni delle due guerre mondiali del XX secolo. Ciò induce a sospettare che l’uomo la ami segretamente. Kant, avendo un concetto pessimistico dell’umanità, sosteneva: “La guerra … sembra radicata nella natura umana ed è persino considerata qualcosa di nobile, a cui una persona è ispirata dal suo amore per l’onore, senza motivi egoistici.” Si comportano come bambini che, anziché dialogare per ristabilire un ordine, si aizzano farfugliando invettive, sproloqui, insensatezze. Bambinoni! Di fronte a questa immaturità umana non c’è da meravigliarsi se l’uomo farà di tutto per autodistruggersi. Soltanto una maturità, che ancora non si intravede, potrà riabilitare e ristabilire l’uomo in un’Umanità perfetta. Dopodiché potrà aspirare a tornare alla sua divinizzazione originaria.
- Cosa ti ha spinto a scrivere “Putin, l’Angelo di Dio”?
Soprattutto il desiderio di altre verità. Sentire menti, offuscate da supponenza e saccenteria, alimentate da animosi personalismi e da stupide quanto insensate decisioni mi ha scioccato.
Ma perché l’ostentata “disinformatia”, purtroppo da ambo le parti, deve prevalere su una verità, sicuramente contrapposta, ma che dovrebbe essere ugualmente accettata? Perché questa stupidità umana deve ingigantire gli eventi fino a tracimarli in una insostenibile guerra, unica e devastante? Ho scritto il libro come fosse un inequivocabile grido di dolore. Troppo pochi leggeranno questo romanzo non sapendo cosa offre attraverso la sua lettura. Riflessione, buon senso, più verità da accettare. Purtroppo un libro ha vita breve, se non sei un personaggio pubblico di prima fila o uno scrittore più che affermato.
- Quali impressioni stai captando da quando è uscito, pensi che la gente abbia compreso il vero messaggio del tuo libro?
Sicuramente. È un libro di facile lettura, un romanzo fluido e godibilissimo.
Coloro che l’hanno letto, e mi hanno riferito di averlo fatto, l’hanno trovato strabiliante, bellissimo e soprattutto equilibrato, grazie anche ai miei Angeli che si sono prestati, come sempre fanno, al fatto che io li interponga fra l’umanità e la dimensione divina.
Questo è un libro che deve essere letto con la necessaria curiosità risvegliata dal titolo provocatorio, con la consapevolezza che una guerra è disumana e brutale a prescindere, con il desiderio di conoscenza e – perché no? -con la voglia intima e rassicurante che il libro stesso possa essere d’aiuto alla soluzione della guerra medesima. Presunzione? Arroganza? Narcisismo? Non sono qualità che mi appartengono, ma un po’ di amor proprio non guasta.
D’altronde, se non avessi gli Angeli come amici, come potrei spingermi a scrivere certi libri?
- Dimmi tu tre motivi per cui va letto.
Primo: perché è un buon libro e i buoni libri oggi sono una rarità.
Secondo: perché in Occidente pochi conoscono Putin se non per le corbellerie scritte e divulgate dai soloni che si arrogano il diritto di avere la verità in tasca. Soltanto loro l’hanno. Buffonate! Farse divulgate via etere con spregiudicata spavalderia, poiché protette dal pensiero unico occidentale.
Terzo: perché il libro porta a tante domande, a svariate riflessioni e soprattutto alla speranza che l’uomo ritrovi il buon senso e il desiderio di vivere fra e come uomini, non come bestie assatanate e bramose di sangue.
Grazie Giovanni e un grande in bocca al lupo.
Grazie a te e a tutti coloro che leggeranno questa intervista. Li farò…pensare, deliziandoli!