Neanche il tempo di far passare l’esibizione di Rosy Rox, avvenuta sulle scale di Montesanto, che tra l’associazione “Q.I. Quartiere Intelligente” e alcuni abitanti della zona è nata una piccola, ma per nulla tranquilla discussione, forse meglio sarebbe utilizzare il termine polemica, su facebook.
L’intervento di una signora contro Quartiere Intelligente scatena la polemica: “E adesso ripulite?”
Tutto è nato proprio da una foto dell’esibizione postata sulla pagina ufficiale dell’associazione. Foto che ritraeva un momento dell’evento tenutosi martedì. Ecco allora che una signora, Rita Picci, ha attaccato: “E adesso ripulite?”, riferendosi alla calce sparsa sui gradoni durante la performance. Ciò ha fatto scattare l’orgoglio dei volontari che hanno così, immediatamente, risposto: “Gentile signora Rita, ovviamente si, come sempre, forse non si è accorta che le scale le puliamo da due anni. In particolare il materiale usato è stato scelto per poter essere rimosso facilmente con l’acqua, assicurando la sovrintendenza ai beni pubblici con regolare certificato. Dato che mostra un particolare interesse solo ora, dopo che con le nostre forze e senza nessun aiuto abbiamo rigenerato una scala che era adibita esclusivamente alla sosta dei tossicodipendenti ed era nel degrado più assoluto per sporcizia, la invitiamo a venire a pulire le scale tutto l’anno con noi che facciamo volontariato per questo bellissimo monumento“.
A dar supporto alla tesi dell’arroganza di Quartiere Intelligente, anche un altro intervento
Ma la signora Rita non ha placato i suoi animi, tutt’altro: “Sono 50 anni che vivo in questo quartiere e ho percorso le scale migliaia di volte nella mia vita. Conosco bene la situazione di degrado ed abbandono di cui lei parla, anche se non è stato sempre così. Le assicuro che nei decenni passati noi abitanti abbiamo anche pulito le scale, al posto di chi avrebbe dovuto farlo. Con la sua risposta mi conferma che di fatto voi di Qi avete privatizzato le scale, bene pubblico e monumentale. Ma in quale mondo civile si fa ciò? Festa privata (matrimonio), performance artistica, per non parlare di musica a tutto volume che dobbiamo sopportare anche a balconi chiusi. E con il caldo che verrà come faremo? Siete ubicati in una conca e tutto rimbomba. Allora, plaudo alle iniziative ecologiste, culturali etc etc, sempre che siano fatte nei propri spazi e con il dovuto rispetto degli altri, comunque intesi. E mi creda, non siamo abitanti incolti e incivili, di lezioni culturali in forma di imposizioni non abbiamo bisogno”.
A dar man forte alla signora, è intervenuta nella discussione anche Angela Parlato Bianchi: “Io abito da sempre alla fine delle scale,vedo e documento e so tutto ciò che accade.La sua garbata risposta non nasconde l’arroganza di cui parla un intero quartiere”.
La risposta finale di Quartiere Intelligente, che difende il suo operato: “Il nostro un progetto europeo all’avanguardia”
A questo punto quella che, per il momento, è la risposta finale dell’associazione: “Per evitare continue polemiche e false voci le comunichiamo a nome di tutte le persone che collaborano volontarie, che il Qi è un progetto di rigenerazione urbana in linea con le altre città europee. Ma lei non lo sa. Nessuno ha mai pensato di privatizzare la scala e gli eventi che sono stati fatti, se lei solo si documentasse, sono della città e per la città. Il “matrimonio”, che era aperto a tutti, e’ stato fatto con il Comune e la Municipalità, è un evento internazionale e si chiama “Cena Bianca”. Un evento che si fa in molte città europee e, invece di farlo in luoghi già conosciuti e frequentati, è stato fatto lì per fare conoscere questo monumento ai napoletani. E lei non lo sa. Gli spettacoli dei balli sulle scale era un evento del “Forum delle Culture”,come le videoproiezioni di “arte pubblica” che stiamo portando avanti da mesi. Ma lei non lo sa. La performance di ieri e’ un lavoro dell’Accademia di belle Arti matronato dalla Fondazione Donnaregina Museo Madre l’istituto Goethe, e chiudeva la rassegna del Maggio dei Monumenti. Evento del Comune di Napoli e dell’Assessorato alla Cultura. Ma questo non lo sa. Come non sa che tutto ciò che facciamo è frutto di volontariato e risorse private (pazzi vero?), e mai abbiamo ricevuto finanziamenti o altro. Perciò come vede nessun evento privato. Noi stiamo mettendo luce su un patrimonio della città per ridarlo alla città e ai suoi abitanti non per usufruirne noi a scopo di lucro. Forse lei come tanti preferiva la discarica e il degrado? Allora il luogo comune che il problema di Napoli non sono solo le amministrazioni ma i napoletani non si può ancora sfatare? Fortunatamente la gran parte del quartiere e della città ci stima e ci ringrazia, e soprattutto partecipa. Quando il lavoro sarà in parte già svolto sappiamo che persone come lei, che ora non ci aiutano, potranno vedere che dopo 30 anni non abiteranno più nei pressi di una discarica e di una scala in degrado ma in luogo di cultura dove dei privati si stanno davvero sporcando le mani e a titolo puramente volontario (capisco che è difficile da capire), portando avanti un progetto europeo all’avanguardia. Prima di iniziare polemiche e fare brutte figure si documenti .”