Quarto, bene confiscato alla camorra diventa Villa Mehari in memoria di Giancarlo Siani

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Quarto, bene confiscato alla camorra diventa Villa Mehari

Il bene confiscato al clan camorristico Polverino, assegnato dal Comune di Quarto a quattro associazioni, è stato intitolato alla memoria di Giancarlo Siani, il giornalista ucciso nel 1985 proprio mentre si trovava a bordo della sua auto, una Mehari verde.

Il Comune di Quarto (Napoli) ha assegnato a quattro associazioni del territorio “Villa Mehari”, bene confiscato al clan camorristico Polverino e ora intitolato alla memoria e all’impegno di Giancarlo Siani, giornalista del “Mattino” ucciso nel 1985 proprio mentre era a bordo della sua auto, una Mehari verde.

«Dopo quei messaggi inquietanti e quel clima minaccioso di giugno scorso, siamo andati avanti con il forte sostegno della prefettura e delle forze dell’ordine e oggi è una bella giornata». Così il sindaco di Quarto Antonio Sabino, nel dare l’annuncio dell’assegnazione della villa confiscata alla criminalità, «e per la quale cercarono di intimidirci, ad un raggruppamento composto da quattro associazioni del territorio che hanno fatto rete, siglando protocolli d’intesa con le scuole del nostro territorio, le parrocchie, gli ordini professionali degli agronomi e soprattutto l’Ordine dei giornalisti e il Sindacato unitario giornalisti della Campania».

Villa Mehari, aggiunge il primo cittadino, «è dedicata al ricordo di Giancarlo Siani e per i prossimi 10 anni sarà uno spazio condiviso e punto di riferimento per chi si impegna seriamente sul tema della Legalità. Non ci siamo fermati neanche dopo la devastazione di un altro bene in via Kennedy. Con gli uffici abbiamo lavorato ad un progetto di ristrutturazione totale per far diventare quell’immobile sottratto ai clan un Centro Anziani. La Regione ci ha comunicato ieri sera di aver approvato il nostro progetto, finanziandolo con 200mila euro. Noi – conclude Sabino – siamo andati avanti, nonostante quel clima teso e oggi, grazie alla forte sinergia istituzionale con Prefettura, Agenzia nazionale per la gestione dei Beni confiscati, forze dell’ordine, l’assessorato regionale alla Legalità guidato dal prefetto Mario Morcone e la Fondazione Polis, rendiamo concreti altri due atti importanti».

Villa Mehari, costruzione da quasi 800mq con piscina, a giorni sarà consegnata al raggruppamento che ha vinto il bando pubblico composto dall’associazione di volontariato La Bottega dei semplici pensieri, La Quercia Rossa Coop sociale, APS Dialogos e Associazione ArteMide. L’Ats delle quattro associazioni concessionarie avvierà le attività nelle prossime settimane, dopo la stipula del contratto.

«Un simbolo del potere criminale diventa un simbolo di legalità, è una conquista importante in un territorio complicato come quello di Quarto. La sfida, adesso, deve essere quella di far vivere Villa Mehari, di farla diventare punto di riferimento della città. Noi ci saremo», è il commento di Claudio Silvestri, segretario del Sindacato unitario giornalisti Campania.