QUATTRO DONNE PER CHOPIN IN ANFITEATRO A BENEVENTO

QUATTRO DONNE PER CHOPIN, quattro donne accompagnate dallo stile di Alessandro Macario per una domenica di gala.

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Beatrice Rana, Carmen Castiello, Anbeta Toromani e Giulia Falzarano: quattro donne per ricordare il genio di Chopin. Quattro donne accompagnate dallo stile di Alessandro Macario per una domenica di gala. Lo scorso 10 luglio, all’Anfiteatro romano di Benevento, l’Orchestra Filarmonica ed il Balletto della città sannita hanno reso omaggio al grande compositore polacco con il titolo “Chopin tra musica e danza”, inequivocabile tema quanto mai appropriato per rendere onore ad una vera e propria serata di gala. Volta fortemente dalla direttrice artistica dell’Ofb Beatrice Rana, questa ottava stagione ha scelto il segno di Chopin, cucendo sui corpi dei ballerini della compagnia diretta da Carmen Castiello il migliore programma musicale per il pubblico. E poi la piccola stella del piano, la diciassettenne Giulia Falzarano ad accarezzare gli spartiti più celebri del compositore per far riecheggiare in città ed oltre le meravigliose note di Chopin. Serata struggente per emozioni e qualità, dunque, imbastite da Beatrice Rana con la regia ed i testi di Linda Ocone e la voce di Chopin rappresentata da Maurizio Tomaciello. Nomi, titoli, danza e musica, tutto in onore di Chopin attraverso la protagonista indiscussa Giulia Falzarano, accompagnata in apertura dall’Ofb nell’esecuzione del Concerto n. 2 per pianoforte ed orchestra in fa minore, ed impegnata successivamente da sola sul palco ad articolare una seconda parte di programma incentrata sulle Mazurche, il Grande valse brillante e le Variations brillantes. Il quintetto d’archi dell’Ofb è stato altresì impegnato nel celebre “Notturno” op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore. Era attesissima (e non ha affatto deluso) Giulia Falzarano nel “Notturno” op. 48 n. 2, voluta fortemente dalla direttrice artistica Beatrice Rana, sostenuta in questa ottava stagione dell’Ofb dal contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania, con il patrocinio morale del Comune e della Provincia di Benevento ed in partnership con l’Università degli Studi del Sannio. Giunta all’ottavo anno di collaborazione, l’Ofb ed il Balletto di Benevento per l’occasione hanno allestito diversi pas de deux ispirati alla vita del famoso musicista ed alle sue opere dedicate al balletto: la “Chopiniana”, liberamente ispirato al balletto di Michel Fokine del 1907 con interpreti Mirko Melandri e Natalia Alessandra Caliendo; “Chopin e George Sand”, l’intenso e complicato rapporto tra Chopin e la eccentrica scrittrice e giornalista con le coreografie di Alessandro Amoroso e gli interpreti Giselle Marucci ed Alessandro Amoroso stesso. “La direttrice artistica del Balletto di Benevento Carmen Castiello mi ha offerto l’occasione di raccontare George Sand al Teatro Romano – ha dichiarato il coreografo – la scrittrice francese che stregò il poeta del pianoforte Chopin. Nonostante la fama che li legò, viene ricordato solo il maestro e la sua musica, mentre dell’intrigante Aurore, nascosta dietro una cravatta e il fumo di una pipa, di solito nemmeno l’ombra. Da qui la sfida, assecondando la mia formazione artistica, di riportarla coreograficamente in danza. Nei due quadri coreografici abbiamo proposto il menage con Chopin: nel primo l’abbiamo proposta impulsiva, generosa, meravigliosamente vitale, anticonformista, mai arrendevole, capace di travolgere Chopin. Nel secondo invece si ripercorrono i loro otto anni, belli e scandalosi per l’epoca. Ringrazio Giselle Marucci che con la sua personalità è entrata appieno nel personaggio e al Balletto di Benevento per questa riscoperta.” In scena anche “Chopin nella Signora delle camelie”, un passo a due liberamente ispirato alla coreografia del balletto di John Neumeier ed ai protagonisti del romanzo Alexandre Dumas figlio, con interpreti Mirko Melandri ed Ilaria Mandato, solista del Balletto di Benevento ed infine il “Notturno” opera 9 n.2, interpretato dai primi ballerini ospiti Anbeta Toromani ed Alessandro Macario autori della coreografia. “Anche quest’anno è stato molto bello ed ancor più emozionante essere qui con il Balletto di Benevento – dichiara Alessandro Macario – e dopo le Quattro stagioni di Vivaldi abbiamo goduto di un altro meraviglioso compositore quale Chopin. Tra l’altro abbiamo noi stessi coreografato il nostro pas de deux arricchendo ancor più di tensione ed adrenalina la nostra serata. Lo spettacolo è stato molto elegante, Carmen Castiello e la direzione artistica della serata hanno realizzato un ottimo lavoro.” Tuttavia a Benevento non si è nuovi a stagioni di successo, proprio come nelle corde di Carmen Castiello e dell’Orchestra Filarmonica. “La danza ha i suoi classici come la letteratura, la musica e le arti figurative – chiosa Carmen Castiello – Un repertorio che nasce per un’esigenza estetica, a cui si affianca la storia filosofica e letteraria della danza classica e che permette agli allievi di misurarsi con i grandi personaggi, imparando ad interpretarli al meglio. Sono fondamentali nella formazione del danzatore e nella comunicazione con il pubblico che con il tempo prende coscienza della vera essenza della danza. I classici sono i riferimenti ai quali tendere per l’evoluzione intellettuale, culturale e artistica dell’intera specie umana e nel nostro piccolo, senza presunzione, vorremmo portare questa cultura e questo messaggio alla nostra città.”