di Eduardo Desiderio
La questione stadio San Paolo, affrontata più volte durante questi mesi, è tornata alla ribalta dopo l’incontro di ieri pomeriggio nella Sala Nugnes di Palazzo Verdi tra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ed i consiglieri comunali.
Dopo lo sfogo del patron azzurro (farò uno stadio a Caserta) le due parti erano riuscite a trovare un accordo. Ma oggi, le cose sembrano andare diversamente: all’incontro di ieri era presente il capo di gabinetto del sindaco, Attilio Auricchio, con il quale De Laurentiis avrebbe rotto un idillio. La giunta comunale ha presentato un progetto completamente diverso rispetto a quanto era stato stabilito con De Magistris. Il Sindaco, d’altronde, non era presente alla riunione.
Con De Magistris il presidente del Napoli ha firmato, a dicembre 2012, un’intesa per chiudere i conti sullo stadio San Paolo. Quasi 5 milioni di debiti da parte della società verso Palazzo San Giacomo, tra fitti non pagati e parte degli introiti pubblicitari non versati al Comune. Ma anche il Napoli vanta crediti con piazza Municipio per lavori finanziati dalla squadra nell’impianto che erano a carico dell’amministrazione. Per questi motivi, si è cercato un punto di incontro. Una transazione bonaria, secondo la quale il debito della società ammonterebbe intorno ai 600 mila euro, soldi che non possono essere versati perché il Comune è soggetto a pignoramenti per 3,8 milioni da parte di altre aziende creditrici.
Sul futuro dello stadio, De Laurentiis aspetta il disegno legge del parlamento, la nuova legge sugli stadi promossa da Dario Nardella, deputato e braccio destro di Matteo Renzi (PD). Intanto, l’attuale convenzione (utilizzo dello stadio da parte del Napoli) scade a giugno 2014, ed è per questo che spunta la richiesta del Comune per la proroga. L’idea del presidente azzurro è quella di voler acquistare l’impianto affinchè il Napoli abbia uno stadio tutto suo. La proposta del parlamentare del PD permette infatti la realizzazione in tempi brevi di nuovi impianti sportivi, inseriti in complessi multifunzionali, al fine di colmare il gap delle società italiane rispetto al resto d’Europa. Ed è per questo che il Comune, proprietario del San Paolo, vuole rinnovare la proroga. Il patron vuole rivedere i consiglieri già mercoledì prossimo.
13 novembre 2013