Percentuale in crescita di automobili che si riducono in cenere per combustione spontanea. Ma a chi la date a bere? E’ il quinto caso in meno di un mese dopo aver assistito ai rinvenimenti di Caivano, Giugliano e Grumo Nevano. Stavolta il corpo è stato ritrovato a Casandrino, in una stradina isolata, su segnalazione di un passante che ha visto le fiamme propagarsi da una Fiat Punto.
Sparato e poi bruciato.
Pochi gli accorgimenti presi per sviare le indagini: il corpo presenterebbe una ferita da pallottola alla testa e l’auto sarebbe intestata ad un pregiudicato. Tutto fa pensare ad una vera e propria faida, voci parlano di un regolamento di conti della criminalità organizzata legata al clan dei Moccia, probabilmente per il controllo delle piazze di spaccio della droga dopo la pressione delle forze dell’ordine su quelle di Scampia.
Gli altri rinvenimenti.
Il 6 febbraio, a Giugliano in via Ripuaria, fu scoperto il corpo senza vita di un uomo nel portabagagli di una Renault Megane e nell’auto fu recuperata una pistola con matricola illegibile. Due i cadaveri scoperti in una Fiat Punto andata quasi completamente distrutta dalle fiamme il 17 febbraio in una zona di campagna di Caivano, in via Palmieri, in località Casolla. L’ultimo cadavere bruciato (o per meglio dire dopo “l’aggiornamento” penultimo) è stato rinvenuto all’interno di un’auto in via Cupa San Domenico, il 21 febbraio.