La Stella di Natale è una pianta le cui origini antichissime risalgono al XIV secolo in Messico e furono gli Aztechi a scoprirono ed a coltivarla. In quelle zone, che sono praticamente il suo ambiente spontaneo, riesce a raggiungere addirittura i 3-4 metri. Diffusasi dapprima nell’America centrale ha conquistato praticamente tutto il mondo diventando uno dei principali simboli del Natale. Chiamati “ Flores de Noche Buena”( Fiori della Notte Santa) questi fiori, che i messicani adoravano come simbolo di vita nuova e li usavano per abbellire i loro templi in onore dei guerrieri caduti in battaglia, sono presto diventati protagonisti di molte leggende.
Proprio in questo Natale 2020, così particolare per il momento storico che tutto il mondo sta vivendo, sembra particolarmente adatta quella della piccola “Pepita” che fa riflettere sul vero senso del Natale che il consumismo ha sdradicato da molti, troppi cuori.
Pepita è una bambina messicana del XVI secolo. Nella notte Santa sente il desiderio di fare un regalo a Gesù Bambino: gli vuole portare dei fiori ma le sue tasche sono vuote … non ha nemmeno una moneta. La tenera bambina piange sconsolata fino a quando non la vede il cugino Pedro che le chiede il motivo di tanta tristezza. Subito le asciugò le lacrime e le spiegò che anche delle erbacce raccolte con tutto il suo amore sarebbero andate bene “perché anche il dono più umile, se offerto con amore, sarà il benvenuto agli occhi di Gesù”.
La piccola Pepita subito si riprese e seguì il suggerimento del cugino per cui raccolse delle erbe e ne fece una specie di bouquet. Che, appena fu posto davanti all’altare della chiesetta del villaggio, si trasformò in un mazzetto di grandi fiori rossi ed il rosso è il colore dell’amore, della passione e, non a caso, del Natale.
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