Aspetta Rafa Benitez: prima che finisca di parlare la “stella” Inler, poi le domande dei giornalisti, infine il tempo necessario per tracciare il cammino verso Varsavia. “È vero“, ha esordito il tecnico, “sono un uomo di ‘Coppa’ ma anche abbastanza vecchio da sapere che non serve parlare troppo prima. Ho vinto questa competizione con 2 squadre diverse e a volte non basta nemmeno essere il più forte, occorre restare concentrati“. Tanti ricordi che riaffiorano, come quando ha sconfitto il Besiktas per 8-0 con il “suo” Liverpool (è ancora un record in Champions) o come quando sconfisse da allenatore del Valencia il Genclerbligi, ex squadra dell’attuale allenatore avversario, Ersun Yanal.
Ora però la testa è solo rivolta alla prossima partita: “il Trabzonspor è una squadra molto aggressiva, hanno perso qualche giocatore ma in casa giocano sempre con grande intensità. Lavezzi? È del PSG, fa piacere che parli del Napoli e che la squadra acquisti una dimensione sempre più internazionale ma questo adesso non conta. Dopo Palermo ero arrabbiato, ma ho visto comunque cose positive. Andujar o Rafael? Giocherà Andujar ma lo avevamo già deciso da tempo, ha bisogno di fiducia per qualche partita“.
Insieme a Rafa Benitez in conferenza stampa per Trabzonspor-Napoli anche Gokhan Inler, natali turchi e vera e propria star da quelle parti. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
“Entrambe le squadre vogliono vincere, siamo tutti concentrati sulla partita. Mi vogliono qui in Turchia? non penso al calciomercato, resto concentrato sul match. Seguo fin da piccolo i tifosi turchi, mi piace l’atmosfera calda che si respira qui, non mi causa nessun tipo di stress. Sono pronto se arriverà la mia chance e non c’è nessun problema, ogni giocatore è importante, sono sereno, sono professionista come sempre, il resto non mi interessa. I ricordi più belli delle campagne europee del Napoli? Londra e Villareal; a Londra potevamo qualificarci, giocare in Europa è sempre bello. L’Europa League è importantissima per me, sono contento che siamo ancora dentro. Sensazioni sul ruolo a centrocampo? Mi piace tanto il mio ruolo, ho giocato in Nazionale così, sappiamo anche come dobbiamo giocare, so come devo giocare per la squadra e per il mister. La mia famiglia vive ancora in Turchia, ci tengo a vederla, ogni volta che posso vengo in Turchia. Per quale squadra turca facevo il tifo? Non posso dirlo, per ovvie ragioni”.
Fonte: Napoli10.com