L’arma utilizzata per la rapina, una glock calibro 40 con matricola abrasa e 7 proiettili nel serbatoio, è stata sequestrata.
Compie una rapina in una sala slot e poi affida la pistola al figlio 14enne: i carabinieri arrestano entrambi. E’ accaduto tutto ieri sera, verso le 23, a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), in via Matteotti.
Il rapinatore, volto travisato e pistola in pugno, minaccia i dipendenti e chiede l’incasso; il titolare consegna subito circa 1500 euro in contanti. I carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio arrivano pochi istanti dopo, allertati dal 112.
Analizzano le immagini di videosorveglianza e riconoscono l’uomo armato e il veicolo che guida. Lo raggiungono a casa ma l’uomo non è ancora tornato. Poco dopo arriva l’auto, il conducente ha ancora addosso gli abiti immortalati dalle telecamere. Il passeggero che era bordo con lui scappa corre tra i campi, è lui ad essere in possesso della pistola ed è sempre lui che se ne libera lanciandola via. Nonostante la fuga il ragazzino, il figlio 14enne del rapinatore, viene fermato al pari del padre, Lino Piccolo, 45enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
L’arma utilizzata verosimilmente per la rapina, una glock calibro 40 con matricola abrasa e 7 proiettili nel serbatoio, è stata sequestrata. Il 45enne è stato portato in carcere, per il giovane complice si sono aperte le porte del Centro di accoglienza dei Colli Aminei. Sono entrambi in attesa di giudizio, dovranno di rispondere di rapina e porto abusivo di arma clandestina.