Speciale Ravello Lab 2012. L’incontro con i protagonisti del forum.

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 2014-2020: L’EUROPA CHE VERRA’

Le politiche culturali europee per una nuova qualità dello sviluppo 

Sin dal 2006 il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Federculture, hanno dato avvio ad un’iniziativa di studio, di confronto e di proposta sulle politiche culturali in chiave di sviluppo locale, di livello europeo ed euromediterraneo: Ravello Lab – Colloqui Internazionali, la cui settima edizione è in programma a Ravello (Salerno) il 26 e il 27 ottobre 2012.

Ravello Lab si pone l’obiettivo di fornire proposte e soluzioni alle politiche di sviluppo territoriale centrate sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sul sostegno delle industrie creative, attraverso lo scambio di esperienze tra operatori, amministratori ed esperti italiani ed europei.

La recente grave crisi economica e finanziaria che ha colpito le economie di tutto il mondo, peraltro, pone seriamente la questione di nuovi paradigmi intorno a cui rielaborare nuove strategie di crescita. Si tratta di una crisi che colpisce duramente intere fasce di popolazione, specie giovane, che rischiano di vedersi preclusa per lungo tempo l’esperienza del lavoro.

Per questa ragione, in Europa si fa avanti con forza la convinzione che nuovi sentieri di sviluppo non possano prescindere dalla cultura e dalle industrie creative. Dalla Strategia di Lisbona all’Agenda 2020 l’Unione Europea conferma le indicazioni di sostegno allo sviluppo basate sulla conoscenza e l’innovazione per una crescita competitiva, sostenibile ed inclusiva che produca insieme nuova occupazione e maggiore coesione sociale. Nella stessa direzione, peraltro, si muove il Libro Verde sulle industrie creative lanciato dalla Commissione Europea e già al centro della riflessione dei lavori di Ravello Lab 2011.

Nelle giornate di Ravello in programma il 26 e 27 ottobre 2012, vi è l’approfondimento di tematiche specifiche inserite nel quadro degli indirizzi definiti dalle istituzioni europee, con particolare riferimento alle opportunità che derivano dal nuovo ciclo di programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. I futuri fondi comunitari saranno ispirati ad una nuova concezione del ruolo della cultura nell’economia della conoscenza e poggeranno sul nuovo Programma ‘EUROPA CREATIVA’ che, accorpando i precedenti programmi CULTURA e MEDIA, beneficierà di un notevole incremento di fondi messi a disposizione dall’UE e il cui bilancio complessivo nel periodo è previsto in 1,8 miliardi di euro (+ 38%). La cultura riveste, infatti, un ruolo primario nell’economia europea: recenti studi hanno evidenziato che le industrie culturali e creative rappresentano circa il 4,5% del PIL dell’UE e il 3,8% dell’occupazione (8,5 milioni di posti di lavoro diretti e molti di più se si considerano le ricadute in altri settori).

I Temi di Ravello Lab 2012 

La crescita di nuova imprenditorialità nel settore culturale, infatti, costituirà il focus dell’edizione di Ravello Lab 2012 che coinvolgerà operatori di finanza innovativa chiamati a sostenere nuove imprese, profit e no-profit, sui territori. I Colloqui di Ravello saranno anche l’occasione per approfondire i nuovi modelli di governance e valorizzazione del patrimonio culturale la cui titolarità, sul territorio, è diffusa tra diversi livelli istituzionali e tra pubblico e privato. In questo quadro, saranno affrontati i problemi che inibiscono la progettualità culturale per uno sviluppo sostenibile, anche di area vasta, anche attraverso l’introduzione di nuove modalità di sostegno finanziario. Inoltre, un’attenzione particolare verrà riservata alle politiche urbane e alla qualità del contemporaneo, in connessione delle nuove iniziative riguardanti le smart cities e in vista della designazione di una città italiana quale Capitale Europea della Cultura nel 2019 (la cui assegnazione è prevista nel 2015), Ravello Lab continuerà a riservare attenzione al processo di candidatura che, introducendo una metodica di pianificazione strategica a base culturale, mette al centro del processo di programmazione la cultura e rivelandosi una vera e propria  buona pratica di intervento sui territori.

Il Metodo di Lavoro

Il generale consenso sull’utilità di Ravello Lab deriva da una chiara visione strategica delle finalità del Laboratorio e dalla partecipazione di Amministratori, Studiosi ed Operatori, italiani ed europei, chiamati a fornire un contributo di analisi e di proposte basate su esperienze concrete.

I lavori di ciascuna edizione dei Colloqui Internazionali sono definiti da unComitato Scientifico presieduto dal Prof. Pier Luigi Sacco (Professore Ordinario di Economia della Cultura dello IULM di Milano) e approvati da un Comitato di Indirizzo di assoluto prestigio.

I lavori del Laboratorio sono preparati con anticipo attraverso la produzione di un’appropriata documentazione relativa ai temi che verranno trattati durante le giornate di Ravello (background paper) e che, recapitati con anticipo ai partecipanti ai Colloqui Internazionali, costituiscono la base concettuale per l’analisi delle questioni aperte e per le proposte frutto dei lavori. Ciascuna edizione di Ravello LAB si conclude con una sintesi dei lavori (le ‘Raccomandazioni di Ravello Lab’) che, opportunamente diffuse, hanno l’ambizione di contribuire a definire una nuova agenda politica dei diversi livelli istituzionali chiamati a sviluppare innovative politiche pubbliche di sviluppo centrate sulla cultura e sulle industrie creative.

La fase operativa dei Colloqui di Ravello è anche l’occasione di partecipazione e di coinvolgimento dei giovani studenti di Creactivitas, il Laboratorio di Economica Creativa dell’Università di Salerno, coordinato dal Prof. Fabio Borghese.  La community che in questi anni si è incontrata a Ravello costituisce un patrimonio di relazioni e di esperienze che, spesso, ha prodotto ulteriori frutti attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche e dalla condivisione di progetti innovativi su scala europea.

Il Partenariato

Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Ravello Lab, sin dalla sua prima edizione, beneficia del patrocinio della DG Cultura della Commissione Europea, del Consiglio d’Europa, dell’Ufficio di Rappresentanza italiano del Parlamento Europeo, del Ministero degli Esteri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Per la presente edizione ha già ottenuto il patrocinio dell’ANCI, del Ministero per la cooperazione internazionale e l’integrazione, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Conferenza delle Regioni e dell’Unione Province d’Italia.

Inoltre Ravello Lab 2012 è stata inserita tra le iniziative italiane realizzate nel quadro dell’Anno Europeo della Solidarietà e dell’Invecchiamento Attivo. Ogni edizione di Ravello Lab usufruisce di una copertura mediatica significativa grazie all’ufficio stampa ad hoc messo a disposizione da Federculture e alla qualificata media partnership che anno dopo anno è stata messa a punto: Corriere della Sera/Corriere del Mezzogiorno, Il Giornale dell’Arte, Radio 3 RAI, i mensili IL SUD e MEMO-Grandi Magazzini Culturali, UNISOUND, la web radio dell’Università di Salerno e ROAD TV Italia.

Emanuele La Veglia