di Michele Longobardi
La Juve, scesa in campo con un modulo tutto nuovo, limita i danni. Ma adesso le prossime tre partite saranno tre finali.
Conte schiera la difesa a quattro con Ogbonna sul lato sinistro e Caceres su quello destro, Chiellini e Barzagli centrali. Marchisio fa la spola tra centrocampo e attacco dando una mano a Tevez e Llorente in un insolito tridente.
Per la Juve non si mette subito bene, infatti, Di Maria inventa una giocata splendida per Ronaldo. Il portoghese dribbla Buffon e deposita in rete dopo quattro minuti. La Juventus si rialza celermente e mette pressione al Real che in difesa non sembra impeccabile. Prima ci prova Caceres da fuori con la palla che termina a lato e poi Tevez. Il gol del pareggio arriva al 22′ con Llorente che, con una zampata in scarso equilibrio, mette in rete una respinta di Casillas su colpo di testa di Pogba.
La Juve con questo modulo è più spregiudicata e coraggiosa, ma entrano in scena alcuni episodi che cambiano il volto della partita. Su un calcio di punizione, Chiellini abbraccia Ramos che cade, è rigore. Ingenuo il difensore bianconero. Ronaldo sigla il 2-1.
Nel secondo tempo arriva il secondo episodio, questa volta gestito male dall’arbitro Grafe. Chiellini si sbraccia su una volata di Ronaldo, il portoghese simula un colpo alla faccia e così Chiellini viene espulso ingiustamente. Per la Juve si fa davvero dura, ma nell’arco del secondo tempo la Juve crea comunque dei grattacapi al Real con Giovinco e le incursioni di Vidal e Marchisio. Il Real non crea granché, a parte una palla gol clamorosa fallita da Benzema su assist di Arbeloa.
Il risultato non cambia. Real batte Juve 2-1. Il Galatasaray batte invece il Copenaghen nell’altra sfida del girone. I bianconeri si ritrovano terzi a 2 punti dai turchi. Si profilano tre finali da non sbagliare.
23 ottobre 2013