Recensione: “Il pesce subaereo. Vivere fra mare e terra” di Salvatore Giordano

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“Il pesce subaereo. Vivere fra mare e terra” di Salvatore Giordano, edito da Nulla Die, si avvale delle belle illustrazioni di Emanuele Cavarra.

Una favola illustrata, dunque, ma più di una favola.

Jerry, una delle protagoniste, è il nome di una pesciolina desiderosa di esplorare l’ambiente subaereo, Alice è una bimba appassionata di subacquea. Il pesce e la bimba si parlano. E, insieme, cambiano il mondo.

Una favola, certo, ma il racconto di una crescita umana e relazionale che spinge oltre l’infanzia i suoi significati. Piccoli che diventano adulti e adulti che riscoprono il valore di essere piccoli.

La storia narrata da Salvatore Giordano si configura come una “magia” per bambini, giovanotti/signorine e adulti suggerendo a ciascuno una riflessione sul tempo presente, sul tempo futuro e sulle speranze di un tempo difficile mai completamente passato: l’adolescenza.

Il pesce subaereo. Vivere fra mare e terra” si rivolge alla fantasia dei bambini, alle ansie degli adolescenti, ma anche a quegli adulti che sanno ancora scoprire dentro di sé il bambino che sono stati e che continua a narrare la sua storia. Quel bambino parla con la voce dell’innocenza “precisa”, non ingenua e semplicemente spontanea, cioè, ma con la consapevolezza del proprio essere sospesi tra i tempi vissuti e il tempo che ancora si ha l’opportunità di costruire se ci si libera dagli stereotipi e dai luoghi comuni.

“Il pesce subaereo” non è una creatura indecisa, ma una che sperimenta; è una creatura che percepisce l’esistenza di mondi diversi ma possibili e vuole scoprirli tutti, perché viverli è “solo” una scelta.

L’intera narrazione è un invito a grandi e piccini a non restare chiusi nel proprio mondo di giochi e/o preoccupazioni, ma a guardare oltre e altrove; un incoraggiamento a “lasciarsi andare” liberi e intraprendenti alla scoperta del nuovo attraversando con coraggio le gioie e i dolori che fanno di ciascuno la persona che é.

Salvatore Giordano ci offre questa volta una favola, strutturata in episodi conclusi che possono seguire un percorso di lettura individuale; una favola che racconta l’incontro tra mondi diversi che si confrontano, si confondono, si cercano mentre ciascun protagonista scopre passo dopo passo il proprio posto nel mondo… quel mondo che non ha solo immaginato o aspettato restando sul ciglio della strada a guardare che “accadesse”, quel mondo che ha invece “costruito insieme a…”.

Quando il momento della separazione arriverà, ed arriva sempre quando si è pronti a “nuotare o volare o camminare”, i protagonisti dovranno scoprire il coraggio della libertà di essere liberi, fino in fondo… dalla sinergia nascono tempi e narrazioni nuove…

Proprio come è accaduto per questo libro che, grazie alla collaborazione di due autori, Salvatore Giordano e Emanuele Cavarra, coinvolge ogni lettore non solo nella lettura solitaria o d’assieme, ma anche nella scelta dei colori con cui, eventualmente, dare vita alle illustrazioni prodotte da Emanuele Cavara.

Un libro che, infine, sarà unico e personale perché letto, interpretato e rappresentato secondo il filo della propria narrazione, proprio come ogni vita grande e piccina dovrebbe essere, unica.

Salvatore Giordano, sociologo ed editor, è autore di numerose Opere e curatore di molte altre. “Il pesce subaereo” segna il suo esordio nella letteratura per ragazzi.

Emanuele Cavarra (Ragusa, 1971), sposato e padre, svolge la professione di grafico pubblicitario e illustratore. Con Nulla die ha pubblicato tre romanzi: La casualità apparente. Diario di un cavaliere templare siciliano (2014), Non dire il mio nome (2015), Il ciliegio e la montagna (2016).

 

a cura di Loredana De Vita