Sono una persona che crede – ancora, sempre – nei valori che ci identificano come genere umano: la bellezza dell’Arte e della Musica, i valori del rispetto e della Legalità, l’Educazione nel senso più nobile del termine, il messaggio concreto della Solidarietà. Ecco perché quando Olimpia Niglio, cui un misterioso fil rouge mi lega da sempre, mi ha ritrovata per parlarmi di questo straordinario itinerario culturale per i bambini e per i giovani, non potevo che accettare. Con ammirazione e fiducia.
Nel degrado generale, in cui i nostri ragazzi, tra altre oscurità televise, sprofondano, trascinati nella Casa di un misterioso “Grande fratello” che determina disperazione, pianti, nervosismi, gioie e volgarità completamente gratuiti, finalmente qualcuno tenta, e non è facile, di squarciare le tenebre con un po’ di luce. Dapprima fievole, ma poi sempre crescente. “ Si credere potes, omnia possibilia sunt credenti ” (Se puoi credere, tutto è possibile a chi crede”). E noi ci crediamo! La matrice generale dell’itinerario? Lo sguardo dei “credenti” è rivolto alla Scuola, la Scuola nel Mondo, la Scuola del Mondo. In medias res La Scuola del Mondo per riconnettersi con le culture che fanno parte della nostra “casa comune” e avvicinare i bambini e i giovani a processi di umanizzazione fondamentali per conoscere e valorizzare i nostri patrimoni umani, materiali e immateriali.
Sono questi alcuni degli obiettivi che si è posto sin dal principio il progetto “Reconnecting with your culture” che ha iniziato il suo cammino il 20 luglio 2020 e dopo poco più di 3 mesi ha incontrato bambini di tantissimi paesi del mondo e attivato le prime reti di connessione internazionale nonché svolto numerosi seminari, presentazioni e conferenze. Nasce così una grande ed importante proposta per costruire la Scuola del Mondo. Una scuola basata su tre grandi principi: il “pensiero critico e creativo”, auspicato da Maria Montessori, il “saper essere nella società” di Lorenzo Don Milani e la “interdisciplinarità del linguaggio e la capacità di sognare” di Gianni Rodari. Così la Scuola del Mondo attraverso il disegno mette in atto una metodologia pedagogica in grado di sviluppare la capacità di osservazione di bambini e ragazzi, favorendo il percorso creativo, avvicinando questi stessi alle proprie realtà sociali mediante un processo di inclusione collettiva e mettendo in atto uno strumento di comunicazione universale che consente a tutti di dialogare senza alcuna barriera linguistica.
Un progetto di inclusione sociale e di alta qualità educativa in grado di generare modalità di apprendimento permanente nel rispetto anche dei principi del “lifelong learning” quale approccio “personale” che mira all’accrescimento del proprio bagaglio di competenze e conoscenze attraverso un percorso di autorealizzazione, e quindi di alta responsabilità civica. La Scuola del Mondo , in ottemperanza anche al punto 4 dell’ Agenda 2030 delle Nazioni Unite, si prepara così a superare la quarta rivoluzione industriale che oramai ci lasciamo alle spalle e ad accogliere la Società 5.0, quella che rimette al centro l’uomo e i valori umani , come fortemente auspicato anche da papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli Tutti ”. La Scuola del Mondo per fugare “ le ombre di un mondo chiuso ” La Scuola del Mondo per “ pensare e generare un mondo aperto ”
Reconnecting with your culture, la Scuola del Mondo 11 dicembre 2020 alle ore 17.
Angela Procaccini (Preside Il Nuovo Bianchi).