Reddito di cittadinanza, da Fuorigrotta al Vomero uffici postali deserti

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Vuoti gli uffici postali, dal Vomero a Fuorigrotta, dove stamattina è scattata la richiesta del reddito di cittadinanza. Poche le persone in fila e che hanno consegnato il modulo.

È praticamente vuoto l’ufficio postale centrale di Napoli, in piazza Matteotti, dove stamattina è scattata la richiesta del reddito di cittadinanza. Dall’orario di apertura pochissime persone hanno consegnato il modulo e non c’è alcuna coda. I dirigenti dell’ufficio postale centrale spiegano che in vista del via delle richieste di reddito, oggi era stato modificato il turno, aumentando il numero impiegati agli sportelli per rispondere alle richieste dei cittadini. Pochissimi cittadini si stanno recando per il reddito anche negli altri uffici postali napoletani, dal Vomero a Fuorigrotta.

 

Reddito di cittadinanza: nessuna coda alle poste del quartiere Vomero-Arenella

reddito di cittadinanzaNessuna coda alle poste del quartiere Vomero-Arenella nel giorno in cui parte il reddito di cittadinanza. All’apertura si sono presentati ‘deserti’ gli uffici postali di piazza Fuga mentre nella principale Posta della zona, in piazza degli Artisti, poche le persone in coda ma nessuno, al momento, per presentare la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza. Tuttavia tra le persone in fila la misura varata dal Governo è l’argomento del giorno. Tra i cittadini infatti c’è chi, proprio temendo le lunghe code, ha deciso di recarsi presto alla posta per sbrigare le proprie necessità nella speranza di evitare il caos ma c’è anche chi non è a conoscenza del ‘coinvolgimento’ degli uffici postali per ottenere il sussidio. In attesa ci sono prevalentemente persone anziane per ritirare la pensione. Nel vicino Caf invece un paio di persone attendono di presentare la domanda. Anche tra loro ‘la sorpresa’ di non vedere code.

 

Reddito di cittadinanza: poca informazione tra i cittadini

Credo che tra la gente – dice una giovane mamma – ci sia poca informazione su chi può ottenere il reddito. Diverse persone mamme come me ad esempio non sanno che possono accedere alla misura perché credono che avendo un bimbo piccolo sarebbero costrette a rifiutare la proposta di lavoro e invece non sanno che con un bimbo piccolo, sotto i 3 anni, non hanno l’obbligo di lavorare e possono comunque prendere il reddito“. Ma accanto alla scarsa informazione, si affianca la convinzione che chi lavora a nero non richiede il reddito per paura dei controlli e delle eventuali sanzioni. “Nella nostra città come in provincia c’è tanta gente che lavora a nero – afferma un uomo in attesa di presentare la domanda – e queste persone da’ una parte se chiamate a lavorare a seguito dell’ottenimento del reddito di cittadinanza non potrebbero accettare e dall’altro c’è la paura di subire i controlli che farebbero perdere il reddito di cittadinanza e farebbero venire alla luce situazioni economiche non dichiarate al fisco“.