Definito l’elenco completo dei nuovi consiglieri regionali della Campania
Si è definito l’elenco completo dei nuovi consiglieri regionali della Campania. Vincenzo De Luca, governatore rieletto, potrà contare su 32 consiglieri, il centrodestra 11, mentre il M5S su 7. Il Partito democratico avrà a disposizione 8 consiglieri: Maurizio Petracca, Erasmo Mortaruolo, Gennaro Oliviero, Mario Casillo, Loredana Raia, Bruna Fiola, Massimliano Manfredi, Francesco Picarone. Sei seggi per De Luca Presidente: Giovanni Zannini, Vittoria Lettieri, Lucia Fortini, Carmine Mocerino, Paola Raia e Luca Cascone. Italia Viva avrà a disposizione quattro consiglieri: Vincenzo Alaia, Vincenzo Santangelo, Francesco Iovino e Tommaso Pellegrino.
All’interno della maggioranza anche Noi Campani con Luigi Abbate, e Maria Luigia Iodice, la lista Davvero-Partito Animalista con Livio Petitto, Fare democratico Popolari con gli eletti Felice Di Maiolo e Corrado Matera a Salerno. Campania Libera elegge Giovanni Porcelli e Giovanni Savastano, mentre il Partito socialista sarà rappresentato da Andrea Volpe nella circoscrizione di Salerno, mentre Europa Verde Demos elegge Francesco Borrelli e + Campania in Europa porta in consiglio regionale Fulvio Frezza. Liberal democratici Moderati portano, invece, Giuseppe Sommese e Pasquale Di Fenza, mentre Centro Democratico, Giovanni Mensorio e Maria Raffaella Pisacane.
L’opposizione di centrodestra avrà a disposizione, oltre al candidato presidente Stefano Caldoro, tre consiglieri di Fratelli d’Italia: Michele Schiano di Visconti, Marco Nonno, Nunzio Carpentieri e Alfonso Piscitelli, mentre Forza Italia porta in consiglio Anna Rita Patriarca e Massimo Grimaldi, la Lega elegge Severino Nappi, Attilio Pierro e Gianpiero Zinzi, mentre l’Unione di Centro elegge Gennaro Cinque. Il Movimento Cinque Stelle, oltre a Valeria Ciarambino, sarà rappresentato da Vincenzo Ciampi, Gennaro Saiello, Maria Muscara’, Luigi Cirillo, Michele Cammarano e Salvatore Aversano. Da considerare, però, che alcuni seggi potrebbero cambiare poiché a causa della suddivisione di genere che prevede che un terzo del Consiglio regionale sia composto da donne.