La liberalizzazione dei trasporti pubblici in Campania diventerà presto realtà. Lo ha annunciato il Governatore Stefano Caldoro durante una conferenza stampa indetta per l’occasione a cui ha partecipato insieme all’assessore ai trasporti Sergio Vetrella. La Regione metterà “al bando” la gestione dell’intero settore dei trasporti regionali: ferro, gomma e via mare. “Non amo il termine rivoluzione, ma in questo caso credo ci voglia” ha affermato con orgoglio Caldoro, specificando che la Campania sarà la prima regione a liberalizzare insieme tutti i trasporti, su gomma ferro e mare.
Rivoluzione in Campania: ecco cosa succederà con la liberalizzazione dei trasporti pubblici
Stefano Caldoro ha parlato di “una giornata storica per la Campania” e per il disastrato settore dei trasporti pubblici regionali, che finalmente – si spera – conoscerà tempi migliori grazie agli investimenti privati. La prima deadline entro la quale partecipare al bando di gara d’appalto è prevista per il 10 dicembre. Entro questa data le aziende interessate a occuparsi della gestione dei trasporti in Campania dovranno presentare la documentazione necessaria, per capire se potranno o no essere ammesse alle gare successive. L’obiettivo è snellire in breve tempo la gestione, passando da 150 a 10 aziende. La liberalizzazione sarà un cambiamento radicale che permetterà finalmente di risollevare il sistema in ginocchio dei trasporti pubblici regionali, garantendo ai cittadini “maggiore efficienza e puntualità nei servizi”.
Trasporti su gomma, ferro e mare: ecco nel dettaglio cosa succederà
Sono 9milioni e mezzo i chilometri di trasporto ferroviario che saranno gestiti dai privati, con un importo totale di base di 1 mld e 600 mln. I contratti di servizio avranno una durata di 12 anni, in modo da consentire alle aziende di effettuare investimenti a lungo termine. Per quanto riguarda invece il trasporto su gomma, il monte chilometri sarà di oltre 107 mln, per 2 mld di euro di investimenti. Ancora, per quanto riguarda i trasporti via mare, sono previsti due lotti: uno per Capri (150 mila miglia marine e una base di gara di 9 mln), uno per Ischia e Procida (300mila miglia marine, per 27 mln di euro di investimenti).
Le aziende potranno scegliere se partecipare da sole oppure in raggruppamenti temporanei alla gara d’appalto. L’azienda capofila però dovrà essere in grado di incaricarsi del 50% delle prestazioni da eseguire. Infine, le stesse aziende potranno presentare domanda per uno o più lotti messi a gara.