“Con la stragrande maggioranza degli amministratori locali le cose vanno benissimo, anzi quest’anno la legge di stabilità ha finalmente sbloccato quell’obbrobrio che era il patto di stabilità per cui i comuni non potevano magari coprire la buca nelle strade perché c’era il patto di stabilità, fortunatamente adesso questo tema viene meno. Ci sono alcuni amministratori che preferiscono lo scontro con il Governo, quello di Napoli è un esempio molto calzante: a Napoli sono ventitre anni che Bagnoli è in condizioni ridicole, bloccata”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5.
“Io – ha aggiunto – confesso che avevo sempre sentito parlare dell’area di Bagnoli, avevo visto anche dall’esterno ma non avevo mai capito la grandezza e la potenzialità di quest’area fin quando non ho visto il dossier. Voi considerate che sul mare di Napoli, in uno dei luoghi più affascinanti del mondo, c’è un complesso che può richiamare investimenti, talenti, intelligenze, da tutto il mondo, però da ventitré, anzi ventiquattro anni, è fermo perché c’è il rimpallo. Il Comune dice bisogna far così, il governo bisogna far cosà, la Regione allora cambiamo, quindi che abbiamo fatto quando abbiamo avuto la possibilità di farlo? Abbiamo nominato un Commissario Straordinario, gli abbiamo dato pieni poteri, su questa linea il Presidente della Regione Campania Enzo De Luca è assolutamente in linea, lui è un altro di quelli che quando c’è da far le cose non fa troppi giri di parole ma le fa, e per questo lo stimo”.
“Noi – ha sottolineato il presidente del Consiglio – ci siamo messi a lavorare intanto per bonificare Bagnoli, siccome ci sono delle schifezze da portar via frutto di anni di attività industriale, la prima cosa è che facciamo la bonifica. Il sindaco di Napoli non è d’accordo, fa le manifestazioni in piazza contro di noi, lui faccia pure non ci offendiamo, nel frattempo portiamo via le schifezze da Bagnoli, bonifichiamo, poi finalmente la città di Napoli potrà tornare ad avere quella meravigliosa spiaggia e quella straordinaria location e come oggi dimostriamo gli investitori internazionali se invece di fargli vedere i sindaci in piazza gli fai vedere che ci sono dei progetti concreti hanno voglia di investire su Napoli, sul Mezzogiorno, sull’Italia”.
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