Nulla di fatto per Nicola Cosentino che, dopo il suo arresto del 3 aprile insieme con i due fratelli Antonio e Giovanni, resta in carcere. Il Tribunale del Riesame di Napoli così ha stabilito, confermando la custodia in carcere per l’ex sottosegretario, accusato di estorsione e illecita concorrenza, altresì aggravata dal metodo mafioso.
L’inchiesta e la decisione
L’inchiesta parte su un presunto monopolio nella distribuzione dei carburanti nel Casertano. La Procura di Napoli il 31 gennaio di quest’anno indaga l’ex-parlamentare di Forza Italia prima e del Pdl dopo, per l’ipotesi di reato d’estorsione aggravata agito per agevolare il clan camorristico dei Casalesi. Sono numerosi gli elementi di accusa agli atti dell’inchiesta tra cui figurano le intercettazioni di pentiti. Anche i fratelli e politici della zona risultano indagati.
Il provvedimento di conferma della custodia è stato depositato nel pomeriggio di ieri (17 aprile ndr). Così come paventato nel libro “Il Casalese – Ascesa e tramonto di un leader politico di Terra di Lavoro” siamo forse all’epilogo della carriera di Nick ‘O ‘mericano?