Il 17 maggio del 1993 veniva ucciso Maurizio Estate, per mano della criminalità organizzata. Quel giorno si trovava all’autolavaggio del padre a vico Vetriera a Chiaia, e dei delinquenti tentarono di rubare un orologio ad un cliente, un furto che fu sventato da Maurizio, che mise in fuga i due criminali che erano in sella ad una moto. Nell’inseguire il mezzo in fuga, vide in volta la persona seduta alle spalle del passeggero, che l o insulta da lontano.
Passano poche ore e all’autolavaggio torna una vespa inviata dal boss dei Quartieri Spagnoli. Maurizio fu colpito al petto e morirà a soli 17 anni per aver detto no all’indifferenza, alla criminalità, alla camorra, a chi rovina la nostra città. Maurizio quel giorno non si è girato altrove.
E oggi, a 25 anni da quel 17 maggio del ’93, il nipote Maurizio Estate e Giovanni Estate, fratello di Maurizio, ricordano quella tragica giornata assieme alla scrittrice e giornalista Anna Copertino.
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