TFN, rigettato il ricorso di Aurelio e Luigi De Laurentiis sulla multiproprietà

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Luigi De Laurentiis: "Mio padre dice caz...te, è chiaro"

La famiglia De Laurentiis sarà costretta a vendere il Bari o il Napoli entro il 2024, dopo la decisione del Tribunale Federale Nazionale.

La Federcalcio ha reso noto che il “Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha rigettato il ricorso presentato dai presidenti di Napoli e Bari, Aurelio e Luigi De Laurentiis, avente ad oggetto l’impugnazione della delibera pubblicata sul C.U. n.88/A del 1° ottobre 2021 relativamente alla modifica dell’art. 16 bis NOIF”. Luigi De Laurentiis, presidente del Bari neopromosso in B, è il figlio del numero 1 del Napoli, Aurelio. Secondo l’art. 16 bis NOIF sulle partecipazioni societarie: “1) Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente e affine entro il quarto grado; 2) Qualora a seguito del passaggio di una società dal settore dilettantistico al settore professionistico si incorra nella situazione vietata dal comma 1, i soggetti interessati devono porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza”.

Inoltre il punto 3 prevede che “L’inosservanza del termine di cui al comma 2 comporta la decadenza dell’affiliazione della società proveniente dal settore dilettantistico. Il provvedimento di decadenza è adottato entro 3 giorni dalla scadenza del termine di cui al comma 2 dal Consiglio Federale su proposta del Presidente Federale, sentita la Commissione di cui all’art. 20 Bis delle NOIF”.

La famiglia De Laurentiis, a questo punto, dovrà vendere una tra le due società entro l’estate del 2024.