“E’ entrato in bagno correndo, la cosa ci è parsa strana ma all’inizio non ci eravamo accorti che fosse ferito. Solo quando è uscito dal bagno abbiamo notato che aveva il viso sporco di sangue, e che era stato visibilmente colpito da un pugno”.
Ennesima aggressione al centro storico
E’ il racconto dell’ennesima notte di violenza a Napoli, fatto da uno dei camerieri che lavorano al Caffè Letterario Intramoenia di piazza Bellini, dove il ragazzo in questione si è rifugiato per sfuggire alla rissa in cui era stato coinvolto. “Forse è andato in bagno per pulirsi il sangue” ipotizzano quelli che l’hanno visto entrare nel bagno del bar. “Poi subito dopo se ne è andato via, e non l’abbiamo più visto” racconta ancora il cameriere. “Sa com’è, a una certa ora qui la piazza si riempie talmente tanto di persone che è difficile riuscire a notare qualcuno”.
Nessuno si è accorto della rissa
E infatti nessuno si è accorto della zuffa che si animava al centro della piazza. “Solo dopo abbiamo capito che c’era stata una rissa” raccontano dal bar Intramoenia. “Ogni tanto capita che ci sia qualche disordine, una lite, sa com’è, qui sono tutti ragazzi, può succedere che gli animi si surriscaldino” spiega ancora il cameriere, minimizzando l’accaduto. Eppure non è la prima volta che, proprio a piazza Bellini, si verificano episodi simili: tutti ricorderanno il caso eclatante di Maria Luisa, la ragazza vittima di un’aggressione omofoba nel giugno 2009, e il pestaggio di Majed, lavoratore del caffè arabo aggredito a calci e pugni.
Violenza mai sopita, presidi delle forze dell’ordine insufficienti
L’episodio di ieri notte riaccende i riflettori sulla violenza che spesso si consuma tra i vicoli e nelle piazze del centro storico: complice l’euforia, magari qualche bicchiere di troppo, non è difficile che qualcuno si lasci andare alla violenza, trasformando quello che dovrebbe essere un luogo di ritrovo in un teatro di zuffe e aggressioni. Per prevenirle, in alcune delle zone più frequentate dai nottambuli è stato istituito un presidio fisso di una volante di polizia. Che però, ironia della sorte, proprio ieri sera, quando il ragazzo è stato aggredito, non c’era.