Alle 04,22 ora italiana (09,22 ora locale), in Russia, nella regione di Cheliabynsk, monti Urali, l’impatto di un asteroide con l’atmosfera terrestre ha prodotto esplosioni a bassa quota, la violenta onda d’urto generata ha causato notevoli danni, circa 725 persone sono rimaste ferite, 112 sono state ricoverate in ospedale.
L’esperto di meccanica celeste, Andrea Milani (Firenze,1948), membro della Società Italiana di Meccanica Celeste e Astrodinamica, afferma che non c’è nessun legame, tra il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2012DA14 e la pioggia di meteoriti in Russia, perché i due fenomeni sono separati da una distanza di 24 ore.
Un diverso asteroide, dalle dimensioni decisamente più piccole, rispetto a quelle del 2012 DA14, ha causato la pioggia di meteoriti che ha interessato le regioni centrali della Russia, l’asteroide esplodendo nell’impatto con l’atmosfera terrestre si è frammentato lasciando dietro di sé una scia luminosa discontinua, che testimonia le molteplici esplosioni.
Lo shock iniziale ha lasciato spazio ad una più consapevole preoccupazione per un probabile innalzamento del livello di radiazioni, nella regione interessata dalla pioggia di meteoriti, a riguardo l’agenzia russa per l’energia atomica Rosatom ha comunicato che le installazioni sugli Urali non hanno subito danni.
Nel frattempo la notizia sta rimbalzando in rete, tutto il mondo riflette sulla vulnerabilità della Terra, sulla caducità della vita e sull’importanza della stessa.
Ancora una volta la natura ci ricorda quale posto occupiamo nell’Universo e ci obbliga a rivedere le nostre priorità.
Diego De Vellis
