Ritardi agli imbarchi ad Ischia. Costretti ad aspettare l’imbarco sotto il sole e il caldo torrido senza tende né pensiline sotto le quali ripararsi d’estate e,d’inverno, sotto la pioggia, il freddo e il vento. E’ per questo che alcuni viaggiatori, insieme alla consigliera regionale della Campania di Fi Maria Grazia Di Scala, hanno messo in scena, questa mattina, una ‘protesta dell’ombrellone‘ al pontile due di Ischia. Muniti di grossi ombrelloni per ripararsi dal sole, i viaggiatori, trolley alla mano, si sono così guadagnati un po’ di ombra durante l’attesa.
“Siamo sul pontile numero due di Ischia e queste sono le condizioni del pontile – afferma la consigliera Di Scala in un video postato su Facebook – siamo costretti a ripararci dalla calura insopportabile di questi giorni con gli ombrelloni che abbiamo portato noi perché non c’è nessuna protezione e siamo costretti ad aspettare file interminabili e lunghissime in attesa della bigliettazione, dell’imbarco e dello sbarco“.
Ritardi agli imbarchi ad Ischia, Maria Grazia Di Scala: “La Regione ha abbandonato il porto di Ischia”
“E’ un pontile – prosegue la consigliera regionale – che non ha protezione alcuna ai suoi margini, c’è il pericolo di cadere in acqua, e non c’è nessuna illuminazione per le ore serali. E’ costituito da grate in ferro assemblate tra loro e i trolley dei viaggiatori sono trascinati su questo ammasso di ferraglia e fanno un frastuono terribile penalizzando anche gli abitanti della zona“. “La Regione Campania, che avrebbe competenza per sistemarlo, ci dice di essere pronta alla demolizione del pontile numero uno – continua Di Scala – siamo da ormai anni in attesa della demolizione, quel pontile non viene demolito ed è inibito, questo pontile non viene valorizzato come dovrebbe per un luogo di accoglienza turistica. Stamattina depositerò all’ufficio del Demanio della Regione un’istanza per rendere questo pontile fruibile e accogliente“.
La compagnia Alilauro ha più volte avanzato la richiesta di mettere, a proprie spese, una tenda, ma non è mai stata autorizzata per ragioni burocratiche.
“Noi abbiamo trovato anche dei vivaisti disponibili, senza spesa, a fornire vasi e piante che potrebbero fungere da recinzione e che sarebbero un abbellimento estetico, ai quali potrebbe essere concesso in cambio di porre in il marchio della loro azienda sui vasi – sottolinea Di Scala – Perché i privati, che hanno più volte avanzato istanza di effettuare opere, di apporre una copertura, per la quale non servirebbe neanche il parere della soprintendenza trattandosi di una copertura di facile rimozione, non vengono presi in considerazione? Perché la Regione non effettua questi lavori e ha abbandonato il porto di Ischia?“.