Roberto Saviano per Charlie Hebdo: “Matite in aria!”

Tanti scrittori napoletani si stanno schierando a favore della libertà di espressione dopo il caso Charlie Hebdo. Anche Roberto Saviano dice la sua

0
1144

Anche un altro scrittore partenopeo, dopo Erri De Luca, dice la sua sul caso Charlie Hebdo. Roberto Saviano ha deciso anche lui di schierarsi dalla parte della libertà, ed ecco cos’ha scritto sul suo account Facebook ufficiale accompagnando il messaggio con una sua foto mentre regge una penna, simbolo ormai della lotta contro la censura: “L’attentato alla redazione di Charlie Hebdo ha sconvolto il mondo. Ma a breve si tornerà a ignorare quanto la libertà di stampa e di espressione sia quotidanamente minacciata nell’indifferenza totale di media, opinione pubblica e governi.
A Parigi matite e penne in aria contro il terrore degli AK47. Voglio metterci la faccia e la mia penna, e spero che insieme a me anche voi possiate alzare la vostra penna, nostra unica arma.
La parola che diventa bersaglio piu dei parlamenti, più delle caserme.
Perché più che nelle istituzioni, è nella parola che risiede ciò che i fondamentalismi, ciò che gli estremismi vogliono colpire. ‪#‎inaltolepenne‬‪#‎CharlieHebdo‬”.

Roberto Saviano su Facebook per Charlie Hebdo

Roberto Saviano si era già espresso nei giorni scorsi riguardo alla tragedia, sempre su Facebook, scrivendo: “Abbiamo dato la libertà d’espressione come diritto scontato, ottenuto una volta per sempre. Non è così. Da questa mattina seguo con angoscia le notizie che arrivano da Parigi: 12 morti e 8 feriti per ora il bilancio delle vittime nell’attentato al settimanale satirico Charlie Hebdo. Una carneficina durante una riunione di redazione. Hanno ucciso coloro che ogni fondamentalismo e ogni radicalismo temono di più: gli artisti liberi. Hanno ucciso: Charb, Cabu, Tignous e Wolinski. Charlie Hebdo raccontava il nostro tempo con la satira, ironizzava sulle religioni, giocava con la sua vitalissima forza sui doppi sensi, sul sesso, sul desiderio. E provava a smontare la triste, seriosa e violenta propaganda del radicalismo religioso. Ma l’Islam fondamentalista per questo li ha condannati a morte. Charlie Hebdo metteva paura al fondamentalismo. L’ironia smonta il proselitismo islamista più d’ogni artiglieria“.

Ecco la foto e il post di Roberto Saviano: