È finita con una vera e propria debacle la trasferta della Roma in terra Bielorussa. Tre a due il punteggio in favore del Bate Borisov al termine della classica partita dai due volti. Primo tempo di chiara marca dei padroni di casa che chiudono i primi 45 minuti in vantaggio per tre a zero grazie alle reti di Stasevich all’8 (quest’ultimo aveva segnato anche nel 2008 nel match terminato 1-1 con la Juventus) e alla doppietta di Mladenovic al 12esimo e al 31esimo. Nella ripresa si vede la reazione della squadra di Garcia, ieri in campo con un’orrenda casacca grigia, che va in gol con Gervinho al 66esimo e con Torosidis all’82esimo e rischia di trovare il pareggio con Florenzi a pochi minuti dal termine ma, la sua conclusione, si stampa sulla traversa. Una sconfitta, questa, che complica non poco il cammino europeo dei giallorossi che, dopo due giornate, si trovano ultimi in classifica del girone con solo un punticino ed il prossimo 20 ottobre il match in casa del Bayern Leverkusen ha già il sapore dello spareggio. Panchina amarissima la numero 100 per il tecnico giallorosso non esente da colpe per scelte tecniche completamente sbagliate a cominciare da quella del portiere. Dopo due gare giocate su ottimi livelli da de Santis, nuova rotazione dei numeri uno e difesa della porta affidata a Szczesny incappato in una giornata davvero negativa. In particolare sul secondo gol del Bate Borisov il portiere incassa la rete da circa 35 metri facendosi trovare completamente disattento sulla conclusione, non impossibile, di Mladenovic. Scelta sbagliata anche in avanti con Salah, Iturbe e Gervinho difficilmente in grado di impensierire la difesa locale. In particolare si capisce subito che l’egiziano non è in partita ma Garcia si ostina a tenerlo in campo per tutti i novanta minuti. Sul 3-0 il tecnico francese opera il primo cambio. Fuori Vainqueur e dentro Iago Falque. Da questo momento in poi è un’altra partita. Ma, nonostante il secondo tempo, alla fine il risultato premia i padroni di casa alla loro prima vittoria in un match contro una squadra italiana dopo quattro pareggi e quattro sconfitte. L’unica nota positiva di una serata davvero grigia l’esordio in Champions League di Eduardo Soleri, diciotto anni il prossimo 19 ottobre e capocannoniere della formazione primavera giallorossa. Garcia lo ha mandato in campo al minuto 92 al posto di uno stremato Florenzi.
Sorride il Barcellona
I campioni in carica del Barcellona soffrono oltre modo per far loro i tre punti contro il Bayern Leverkusen. La vittoria, in rimonta, per gli uomini di Louis Enrique, arriva solo a dieci minuti dal termine grazie a Sergi Roberto e Luis Suarez che in due minuti (dall’80esimo all’82esimo) ribaltano il momentaneo vantaggio tedesco giunto al 22esimo grazie a Papadopoulos. Con i blugrana che, con questa vittoria, si portano in testa al girone con 4 punti.
Piangono le inglesi
Amara giornata anche per le due formazioni inglesi impegnate ieri sera, Arsenal e Chelsea. La formazione di Arsene Venger, impegnata in casa contro i greci dell’Olympiakos, viene a sorpresa battuta con un secco 3-2. Anche in questo caso, non esente da colpe, il numero uno dei “gunners” Ostinas, schierato a sorpresa al posto del titolare Chech, che ci mette del suo sulla prima e sulla seconda rete della formazione ellenica. Adesso per i biancorossi la situazione in classifica è davvero dura con 0 punti dopo due partite anche perché nelle ultime dodici partecipazioni alla Champions, l’Arsenal ha sempre superato i gironi eliminarori. Ma, si sa, c’e’ sempre una prima volta anche nel calcio… Piange anche il rivale storico di Venger, ossia Mourinho, che con il Chelsea, nella sua Oporto, viene battuto per 2-1 dal Porto. Andre Andre al 39esimo e Maicon al 52esimo, dopo il momentaneo pareggio di William su punizione sul finire del primo tempo, i giustizieri dei blues.
A punteggio pieno
Due sole, fino a questo momento, le squadre a punteggio pieno dopo le prime due giornate, ed in attesa delle partite di questa sera dei gironi A-B-C-D. Hanno bissato il successo rimediato nella gara d’esordio il Bayern Monaco, secco e perentorio 5-0 alla Dinamo Zagabria (che si presentava all’Allianz Arena con un biglietto da visita di tutto rispetto, 45 partite senza sconfitte), e lo Zenit San Pietroburgo che dopo aver espugnato il campo del Valencia, si porta a quota sei in classifica superando il i belgi dello Gent per 2-1. Apre le marcature Dzyuba al 35esimo. Pareggio di Matton al 56esimo e rete del definitivo 2-1 di Shatov che permette, ai russi, di ipotecare il passaggio del turno.
Fattore campo
In una giornata che ha fatto registrare una girandola di reti (27) e di emozioni, il fattore campo è stato determinante. Su otto gare ben cinque hanno fatto registrare la vittoria delle squadre impegnate davanti ai propri tifosi. Nessun pareggio e tre campi violati. Hanno raccolto l’intera posta lontano da casa l’Olympiakos (espugnato l’Emirates per 3-2), il Valencia (corsaro in quel di Lione con il minimo sforzo 1-0), e la Dinamo Kiev (2-0 sul terreno del Maccabi Tel Aviv con la prima vittoria esterna in Champions League dopo sette anni), un successo che vale, seppur in coabitazione con il Porto, la leadership nel girone.
E stasera tocca alla Juventus
Impegnarsi al massimo in Champions League e continuare sullo stesso binario della vittoria di Manchester per dimenticare il momento no in campionato. Potrebbe essere questo il filo del discorso di Massimiliano Allegri ai suoi giocatori. Il tecnico, la cui panchina comincia a scricchiolare dopo la serie di risultati negativi, ha questa sera la possibilità di invertire la rotta contro il Siviglia e domenica prossima contro il Bologna. Due gare che rappresentano una sorta di esame per il tecnico dei campioni d’Italia. In società, e non solo, cominciano a circolare già i nomi degli eventuali sostituti.
Precedenti
Juventus e Siviglia non si sono mai affrontate in gare ufficiali, solo qualche amichevole tra le due formazioni. L’ultima risale al lontano 2009 quando i bianconeri si imposero per 2-1 grazie alle reti di Amauri e Jaquinta. Di Sebastian Squillaci il gol della bandiera per gli iberici. Non mancano, invece, i confronti tra squadre italiane e spagnole. Basti ricordare che nella scorsa edizione della Champions League la formazione di Allegri ne ha affrontate addirittura tre: l’Atletico Madrid nella fase a gironi, il Real Madrid in semifinale e il Barcellona nella finale persa a Berlino il 7 giugno scorso. Il Siviglia, invece, uscì vittorioso dal confronto in semifinale di Europa League contro la Fiorentina prima di aggiudicarsi il trofeo a spese del Dnipro (giustiziere del Napoli). 56 i precedenti ufficiali della Juve contro una squadra spagnola con 22 vittorie dei padroni di casa, 13 pareggi e 21 sconfitte. 69 a 64 il bilancio delle reti leggermente favorevole ai bianconeri, con lo spettacolo che non manca mai quando si incrociano italiane e spagnole. Incontro particolare anche per la presenza di tre ex (ma quasi nessuno sarà in campo questa sera): negli andalusi, infatti, militano Fernando Llorente (indimenticato protagonista degli ultimi due anni di successi juventini ma che il tecnico Emery ha preferito non portare nemmeno con la squadra a Torino in vista del delicato match di sabato prossimo contro il Barcellona in campionato) e Ciro Immobile cresciuto calcisticamente proprio tra le fila della “Vecchia Signora”. Martin Caceres, invece, ha disputato due stagioni con la maglia del Siviglia (2010 e 2011) prima di trasferirsi a Torino. Anche l’uruguaiano, però, non sarà della partita ma per scelta tecnica legata alla sua disavventura extra calcistica di qualche giorno fa (incidente notturno alla guida della sua Ferrari con auto distrutta e 1000 €. di multa). Non sarà sicuramente della partita nemmeno Stephan Lichtsteiner. La decisione comunicata sul sito ufficiale della società con una nota dei medici in cui si legge: “Stephan Lichtsteiner, pur avendo svolto attività fisica senza problemi nella giornata di ieri, è da considerarsi indisponibile per la gara di Champions League di questa sera. Lo staff medico della Juventus ha infatti predisposto ulteriori accertamenti e consulenze specialistiche cardiologiche volte ad approfondire le cause della sintomatologia insorta durante la gara contro il Frosinone”.
In bocca al lupo Stephan vogliamo rivederti al più presto in campo.
Giovanni Genna