La Roma stende una Juventus scaricata dall’impegno di Champions contro il Celtic di martedì sera, in un match con un gioco intenso ma poco spettacolare.
Il primo quarto d’ora di inizio gara è della squadra capitolina, che sfiora il vantaggio con Osvaldo, che al 7′ spara sul portiere juventino. I bianconeri arrancano e non poco, l’assenza di Marchisio e forse di energie nervose oltre a quelle fisiche, rendono la manovra macchinosa, anche nel momento in cui è la Juve padrona nel campo per i restanti 30′ minuti di gara. La Roma è schiacciata e preferisce il contropiede per mettere pressione sulla difesa juventina.
L’occasione unica per i bianconeri viene dai piedi di Pirlo al 18′ con una punizione a banana che Stekelenburg para egregiamente. Resterà l’unico pericolo per la porta della Roma, che a sua volta è veramente pericolosa solo con un assist di Totti invitante ma un tantino lungo in giravolta per Lamela. Il primo tempo si chiude con un noiosissimo 0-0.
La ripresa invece vede i lupacchiotti schierarsi in campo con più cattiveria sportiva, e sfiorare il vantaggio per ben tre volte nei primi dieci minuti con Osvaldo Pjanic e Torosidis. E dopo il colpo di testa dell’ariete di Andreazzoli, Totti fa scoppiare l’Olimpico all’11’: punizione di Pjanic deviata dalla barriera, la palla sguscia sul pupone che colpisce il pallone con violenza e precisione, e Buffon è battuto imparabilmente. 1-0.
Osvaldo, Lamela e De Rossi potrebbero chiudere legittimando la supremazia romanista, di contro a una Juve che neanche con gli ingressi di Giovinco e Anelka riesce a penetrare il fortino difensivo avversario.
Andreazzoli può festeggiare una vittoria importante per smuovere classifica e soprattutto morale della Roma, dopo il trauma delle dimissioni zemaniane. Conte invece domani potrebbe ritrovarsi il fiato napoletano sul collo (possibile -2). Campionato che fa a tira e molla tra chiuso e riaperto, sull’asse Juve-Napoli.
Giancarlo Manzi